Vladimir Putin, presidente della federazione Russa e considerato dai media occidentali una stregua di un dittatore, non sempre viene tradotto e isuoi discorsi riportati dai media occidentali.
Leggiamo tre la righe delle sue stesse parole, pronunciate in una conferenza stampa di un'ora e mezza alla fine del G8, per scoprire perchè:
(Era presente il fior fiore dei media occidentali.
Nessun articolo però è uscito, salvo un breve accenno (critico) in un editoriale del Washington Post.)
Sui missili che Bush vuol piazzare in Polonia: «Una volta installato tale sistema di difesa missilistica, esso funzionerà automaticamente entro l’intero sistema di capacità nucleare degli Stati Uniti. Sarà parte integrante della capacità nucleare USA. Per la prima volta nella storia - voglio sottolinearlo - ci sono elementi della capacità nucleare USA sul continente europeo. Ciò, semplicemente, cambia l’intera configurazione della sicurezza internazionale… naturalmente, dovremo reagire a questo».
E’ la pura oggettiva verità.
La dottrina nucleare americana ha superato il concetto di «deterrenza» per un nuovo concetto, che il professore di Harvard Thomas Schelling, economista premio Nobel, ha chiamato «compellenza»: Washington non si dota di nuovi mezzi per «dissuadere» (se mi spari, io sparo a te), ma per «costringere» (se non fai quello che voglio io, ti sparo).
E volge questa minaccia alla Russia, dotandosi di una capacità di lanciare un primo colpo atomico senza dover temere la risposta.
Putin: «Azioni unilaterali e spesso illegittime non hanno risolto alcun problema. Anzi, hanno causato nuove tragedie umane e creato nuovi focolai di tensione. Giudicate voi stessi: guerre e conflitti regionali e locali non sono diminuiti. Si muore più di prima: notevolmente di più, notevolmente di più!».
«Oggi assistiamo ad un quasi incontrollato iper-uso della forza, forza militare, nelle relazioni internazionali, forza che sta precipitando il mondo in un abisso di conflitto permanente».
«Assistiamo a un disprezzo sempre crescente per i principi del diritto internazionale. Norme legali indipendenti diventano sempre più simili, di fatto, al sistema di diritto di uno specifico Stato. Uno Stato, prima e più di tutti gli Stati Uniti, ha scavalcato i suoi confini nazionali in ogni modo. Questo è visibile nelle politiche culturali, economiche, educative che impone alle altre nazioni. A chi piace questo? A chi sta bene?».
«Ogni giorno di più, nella politica internazionale vediamo la tendenza a risolvere ogni dato problema secondo i processi della cosiddetta convenienza (expediency), in base al clima politico attuale. Naturalmente ciò è estremamente pericoloso. Ne risulta che nessuno si sente sicuro. Sottolineo: nessuno si sente sicuro. Perché nessuno sente più il diritto internazionale come un solido muro che lo protegge. E questo ovviamente stimola una corsa agli armamenti» [Le spese militari nel mondo sono cresciute del 37% in un anno, ndr].
«Sono convinto che abbiamo raggiunto il momento decisivo in cui dobbiamo pensare sul serio ad una architettura di sicurezza globale».
«Noi abbiamo evacuato tutto il nostro armamento pesante dalla zona europea della Russia e le abbiamo posizionate oltre gli Urali. Abbiamo ridotto le nostre forze armate a 300 mila uomini. Abbiamo compiuto molti altri passi richiesti dal Trattato Adattato sullo Forze Convenzionali in Europa (ACAF). Ma cosa vediamo in risposta? L’Europa dell’Est riceve nuove armi, due nuove basi militari sono in costruzione in Romania e in Bulgaria, e ci sono due nuove aree di lancio di missili, un radar in Cekia e un sistema missilistico in Polonia. E noi ci chiediamo: cosa sta accadendo? La Russia disarma unilateralmente. Ma se noi disarmiamo unilateralmente, vorremmo vedere nei nostri partner la volontà di fare altrettanto in Europa. Al contrario, l’Europa viene riempita di nuovi armamenti, d nuovi sistemi d’arma. Non possiamo fare a meno di essere allarmati».
[…]
«Siamo forse noi che ci rimangiamo il trattato sui missili balistici intercontinentali (ABM)? Noi dobbiamo reagire a quello che i nostri partner fanno. Lo abbiamo detto loro già due anni fa: non fatelo, non c’è bisogno. Cosa state facendo? Voi state distruggendo il sistema di sicurezza internazionale. Dovete capire che ci forzate a prendere contromisure… Non ci hanno ascoltato. Poi sentiamo che loro sviluppano nuove testate nucleari a bassa potenza… abbiamo detto loro: ci sono mezzi migliori per combattere il terrorismo che creare armi atomiche a bassa potenza e abbassare la soglia d’uso di armi nucleari, perché questo mette l’umanità sull’orlo della catastrofe atomica. Ma essi non ci ascoltano. Essi non cercano un accordo. Il loro punto di vista sta tutto in una frase: chi non è con noi è contro di noi.
«Certa gente ha l’illusione di poter fare quello che vuole, in spregio agli interessi di altri Stati. E’ appunto per questo che la situazione internazionale peggiora ogni giorno e finirà in una corsa agli armamenti. Ma non siamo noi ad istigarla. Noi non la vogliamo. Perché dovremmo desiderare di deviare delle risorse in armamenti? E noi non peggioriamo i nostri rapporti con alcuno. Citatemi un caso di una nostra azione per peggiorare il clima internazionale. Non ce n'è nessuno. Ma dobbiamo rispondere».
E qui Putin ha detto che dovrà decidere «quali mezzi precisamente adottare per poter distruggere le istallazioni che i nostri esperti ritengono una minaccia potenziale per la federazione russa».
Questa è la frase che è stata tradotta dai media occidentali come «la minaccia di Putin di puntare i suoi missili sulle città europee».
Ad una domanda sulla mancanza di democrazia in Russia, Putin ha sventolato il rapporto di Amnesty International: «Questo rapporto ha una sezione sugli Stati Uniti. Amnesty conclude che gli Stati Uniti sono oggi il principale violatore dei diritti umani e delle libertà nel mondo.
Sulle critiche a ciò che non funziona in Russia: «…queste critiche sono spesso giustificate. In molti casi non sono giustificate, secondo noi, ma ci sono casi in cui lo sono… ci criticano molto i media per le decisioni di non autorizzare certi giornali, licenziamento ingiustificato di giornalisti, e una quantità di critiche alle nostre leggi sull’immigrazione. Ci arrivano molte critiche sul sistema giudiziario e di detenzione… ma non facciamo finta che altrove tutto vada per il meglio e solo noi abbiamo problemi. Non c’è scarsità di problemi… guardate solo quel che accade in Nord America, è spaventoso: tortura, gente senza casa, Guantanamo, gente detenuta senza inchiesta né processo».
Forse è per queste parole che Putin è stato censurato?
Oppure per le ultime, a proposito delle elezioni presidenziali prossime in Russia.
«Non consentiremo a nessuno di violare la costituzione russa… il vincitore delle elezioni della Duma e presidenziali sarà chiunque riceva il voto della maggioranza dei cittadini russi in voto segreto diretto. Voi avrete a che fare con la Russia scelta dal suo popolo, non con la Russia che qualcuno, da fuori, vorrebbe. Non consentiremo tentativi di alcuno di intervenire e sostenere forze politiche all’interno del nostro Paese, mentre le elezioni si avvicinano, allo scopo di perseguire i suoi propri interessi in Russia».
Commenti? (risparmiatemi che Putin è cattivo perchè non lascia manifestare i gay a propostio delle loro scelte sessuali*- minoranza non discriminata in Russia.)
*a proposito. Non per fare il reazionario ma riflettevo ieri in palestra che essendoci bravissime persone in giro, ma gay e affamate di cazzo, è giusto che esse usino lo stesso spogliatoio usato anche da ragazzini minorenni? No perchè allora io voglio cambiarmi in quello delle donne.
4 commenti:
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como haceste a leger esto post? :-)
gracias, me voy a visitar tu blog, hasta la proxima (yo creo que tu es portoguese, pero no ablo aquel idioma)
leggero' con calma il tutto ma una prima lettura mi veloce mi ha interessato.
senza aver letto approfonditamente il contesto ho pero' qualcosa da ridire riguardo all'asterisco in fondo.
pedofilia e omosessualita' son due cose totalmente diverse. (i bambini sono pressoche' asessuati)
entrambi i casi nn rappresentano per me un problema finche' non si trasformano in azioni effettive.
un pedofilo che vede un bambino nudo sotto la doccia si fara' mille seghe a casa magari, e non ci vedo nulla di poi tanto dannoso all'armonia sociale.
idem per il gay che ti guarda l'uccello.
se poi il pedofilo molesta un bambino in spogliatoio, be' diventa legalmente perseguibile.
se un gay sotto la doccia ti dice che bel culo che hai, be' posso capir che magari la sorpresa possa destare in te una sorta di imbarazzo, ma se non hai dubbi sulla tua sessualita' potrai sempre dirgli: grazie, ma io preferisco due belle tette ad un culo peloso.
ma infatti andre io non parlavo di pedofilia!!! Ho tirato fuori i minorenni solo per questioni legali, diciamo.
E infatti la mia frase finiva con un "allora io voglio cambiarmi nello spogliatoio delle donne".Pari diritti!! Mi sembra giusto no??
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