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sabato 16 giugno 2007

Pensiero non banale

«Date retta a me, vecchio incredulo che se ne intende: il capolavoro della propaganda anti-cristiana è l'essere riusciti a creare nei cristiani, nei cattolici soprattutto, una cattiva coscienza; a instillarli l'imbarazzo, quando non la vergogna, per la loro storia. A furia di insistere, dalla riforma sino ad oggi, ce l'hanno fatta a convincervi di essere i responsabili di tutti o quasi i mali del mondo. Vi hanno paralizzato nell'autocritica masochista, per neutralizzare la critica di ciò che ha preso il vostro posto. Da tutti vi siete lasciati presentare il conto, spesso truccato, senza quasi discutere. Non c'è problema o errore o sofferenza nella storia che non vi siano stati addebitati. E voi, così spesso ignoranti del vostro passato, avete finito per crederci, magari per dar loro man forte. Invece io (agnostico, ma storico che cerca di essere oggettivo) vi dico che dovete reagire, in nome della verità. Spesso, infatti, non è vero. E se qualcosa di vero c'è, è anche vero che, in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre. Ma poi: perchè non chiedere a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ciò che è venuto dopo? Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche?»

Leo Moulin (medievalista francese)

[infatti c'ho pensato molto prima di pubblicare questa frase che mi ha colpito; mi vergognavo; non sono seguace di nessuna religione, ma mi piace il messaggio cristiano]

(I)

2 commenti:

Guardamilano ha detto...

a me piace il messaggio di cristo
cristo era antidogmatico
combatteva la dottrina religiosa al potere

ogni religione diventa dogma
in occidente il cristianesimo e' al potere
cristo lo combatterebbe






il problema mica e' il cristianesimo come messaggio filosofico, come non lo e' l'islamismo o buddhismo o il fancazzismo.

il problema e' quando qualcuno giustifica la propria autorita' politica-economica in nome di una religione.

Il cristianesimo, il cattolicesimo in particolare, e' un potente soggetto politico da duemila anni.

La rivoluzione francese ha combattuto la chiesa come istituzione politico-economica per difendere gli interessi della "borghesia". Da una parte e dall'altra si nascondevano e si nascondono interessi pratici dietro a importanti teorie filosofiche. Il potere e' il vero motore dell'agire umano.

Nel nostro mondo il cristianesimo come dottrina politica e' ancora invasiva (e aumenta il proprio potere quando il "nemico" utilizza la stessa tecnica meschina di nascondere i propri interessi pratici dietro la religione)

Perlomeno grazie alla riforma prima e all'illuminismo poi, abbiamo sviluppato una tendenza culturale a criticare questo sistema. Che poi il sistema se ne freghi delle nostre critiche e' un altro problema. Poter criticare e' una magra consolazione.
Ma dobbiamo cercare di difenderla, questa nostra unica, magra ed inutile consolazione.

Iuticohen ha detto...

andre io sottoscrivo in pieno (ma proprio in pieno) quello che dici, tranne che su due punti:

Nel nostro mondo il cristianesimo come dottrina politica e' ancora invasiva

vero, ma è agonizzante, in declino - e forse per questo ancora più pericolosa, per se stessa e gli altri.

Perlomeno grazie alla riforma prima e all'illuminismo poi, abbiamo sviluppato una tendenza culturale a criticare questo sistema. Che poi il sistema se ne freghi delle nostre critiche e' un altro problema. Poter criticare e' una magra consolazione.

Vero a metà. Anche oggi, come allora, certe cose non le puoi criticare - non in un dibattito pubblico. E' solo cambiato il cosa. Se vuoi fare un esperimento prova a pubblicare su un giornale un articolo che parla del legame strutturale e voluto fin dal livello progettuale fra gli stati moderni e l'alta finanza...
In un intervista a 3 su Repubblica di giovedì, Gunther Grass e Walser parlano, ad un certo punto, del "pensiero unico", dell'uniformità della stampa. L'intervistatore allora gli dice "ma non è vero! C'è il pluralismo delle opinioni, la libertà di informazione..." e Grass risponde: "Allora dobbiamo cambiare argomento, perchè ciò che lei dice va contro tutto ciò che mi dice l'esperienza". E cambiano argomento!

La riflessione del moulin, che è ateo, è un semplice "da che pulpito vien la predica". Un invito a riflettere se i detrattori dell'odiato cristianesimo hanno preparato per l'umanità un mondo migliore.

Un pò come Nietszche che fa finta di dimenticarsi che senza i monaci da lui tanto disprezzati, anche odiati direi, per lo stile di vita da loro scelto, la classicità avrebbe mai attraversato il medioevo.