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domenica 31 agosto 2008

Estratti dal Diario Spagnolo











(di Woody Allen, apparso sul new york times, ma liberamente tradotto dal Fuma per mancanza di meglio da fare)



2 Gennaio

Ricevuta offerta per scrivere e dirigere un film a Barcellona. Devo stare attento. La Spagna e’ assolata e io lentigginoso. Pochi soldi, ma il mio agente ha fatto in modo che mi spetti un decimo dell’1% di quello che il film incassera’ dopo aver superato di 400 milioni di dollari il punto di pareggio in bilancio.

Nessuna idea per Barcellona a meno che la storia dei due ebrei di Hackensack che iniziano un servizio di mummificazione per corrispondenza possa essere riadattata.


5 Marzo

Incontrati Javier Bardem e Penelope Cruz. Lei e’ incantevole e molto piu’ sexy di quanto potessi immaginare. Durante l’intervista i miei pantaloni hanno preso fuoco. Bardem e’ un genio depresso che ovviamente avra’ bisogno del mio aiuto.


2 Aprile

Offerto ruolo a Scarlett Johansson. Ha gia’ detto che potrebbe accettare, la sceneggiatura deve essere approvata dal suo agente, poi da sua madre, a cui lei e’ molto vicina. Al che deve essere approvata dall’agente di sua madre. Nel mezzo delle trattative ha cambiato agente – poi ha cambiato madre. E’ dotata ma sa essere ingestibile.


1 Giugno

Arrivato a Barcellona. Accomodato in prima classe. All’hotel e’ stata garantita una mezza stella per l’anno prossimo, a patto che installino l’acqua corrente.


5 Giugno

Zoppicante inizio delle riprese. Rebecca Hall, sebbene giovane e inesperta, e’ piu’ irritabile di quanto pensassi e mi ha cacciato dal set. Le ho spiegato che il regista deve essere presente per dirigere il film. Per quanto mi sia sforzato, non son riuscito a convincerla e mi son dovuto far passare per uno di quelli che consegnano la pizza a domicilio per poter tornar di nascosto sul set.


15 Giugno

Il lavoro alla fine procede. Girata una torrida scena di sesso tra Scarlett e Javier. Se solo fosse qualche anno fa, sarei io nel ruolo di Javier. Quando ho menzionato la cosa a Scarlett, lei ha risposto: “Uh-huh”, con un’intonazione enigmatica. Scarlett e’ arrivata in ritardo sul set. L’ho rimproverata severamente, spiegandole che non tollero ritardi dai miei attori. Lei mi ha ascoltato con rispetto, anche se mentre parlavo penso di averla vista alzare il volume del suo iPod.


20 Giugno

Barcellona e’ una citta’ meravigliosa. Folle di gente scendono in strada per guardarci al lavoro. Fortunatamente si rendono conto che non ho tempo per gli autografi e quindi li chiedono solo agli attori. Piu’ tardi ho distribuito alcune mie foto due metri per tre mentre stringo la mano a Spiro Agnew e mi sono offerto di autografarle, ma a quell punto la folla si era gia’ dispersa.


26 Giugno

Girato a La Sagrada Familia, il capolavoro di Gaudi’. Penso di avere molto in commune con il grande architetto spagnolo. Entrambi ci opponiamo alle convenzioni, lui con il suo design mozzafiato e io perche’ indosso un’aragosta come cuffia quando mi faccio la doccia.


30 Giugno

Il girato sembra andar bene, e nonostante l’idea di Javier di aggiungere una massiccia invasione marziana completa di un migliaio di comparse in costume e dischi volanti col motore truccato non sia una buona idea, io la giro comunque per farlo contento e poi la taglio in sala di montaggio.


3 Luglio

Oggi Scarlett e’ venuta da me con una di quelle domande da attrice: “Cosa mi motiva?” io ho replicato: “I soldi”. Lei era daccordo ma aveva bisogno di molte piu’ motivazioni per continuare. Circa il triplo. Altrimenti ha minacciato di andarsene. Io ho chiamato il bluff e me ne sono andato, per primo. Allora se ne e' andata anche lei. Ora eravamo parecchio distanti e dovevamo urlare per sentirci. Al che lei ha minacciato di saltare. Sono saltato anch’io e ci siamo presto trovati in un impasse. Nell’impasse ho incontrato alcuni amici e abbiamo bevuto assieme e ovviamente mi son ritrovato a dover pagare il conto.


15 Luglio

Ancora una volta ho dovuto aiutare Javier nelle scene di sesso. La sequenza richiede che lui afferri Penelope Cruz, le strappi i vestiti di dosso e la violenti in camera da letto. Avra’ pure vinto un oscar, ma il ragazzo ha ancora bisogno che io gli spieghi come recitare le scene piu’ passionali. Ho afferrato Penelope e le ho strappato I vestiti di dosso, con una sola mossa. Volle il fato che lei non avesse ancora indossato il costume di scena e il vestito che ho mutilato era quindi suo e molto costoso. Incurante, l’ho lanciata di fronte al camino e mi son tuffato su di lei. Da brava impudente, lei si e’ scostata un secondo prima che io atterrassi, causandomi la rottura di certi denti importanti contro il pavimento a piastrelle. Giornata di buon lavoro; dovrei essere in grado di tornare a mangiar solido entro agosto.


30 Luglio

Il girato sembra proprio bello. Forse e’ un po’ presto per iniziare a pianificare la campagna per gli oscar. In ogni caso qualche appunto per il discorso alla premiazione puo’ solo risparmiarmi del tempo piu’ avanti.


3 Agosto

Immagino sia parte del mestiere. Come regista uno e’ in parte insegnante, in parte psicoanalista, in parte figura paterna, guru. Come puo’ quindi sorprendere se, col passar delle settimane, Scarlett e Penelope hanno entrambe preso una cotta per me? Fragile cuore femminile. Ho notato il povero Javier guardare invidioso mentre le attrici mi spogliavano con gli occhi. Ho spiegato al ragazzo che un incontrollato femmineo desiderio per un’icona del cinema, in particolare uno che indossa una smorfia di freddo comando, e’ da mettere in conto. Nel frattempo, quando mi presento sul set ogni mattina lavato e improfumato, tra Scarlett e Penelope scatta una virtuale frenesia alimentare. Non mi e’ mai piaciuto mischiare il lavoro con il piacere, ma potrei trovarmi costretto a soddisfare la lussuria di entambe per finire il film. Forse posso dare a Penelope i mercoledi’ e i venerdi’, accontentando Scarlett di martedi’ e giovedi’. Un po’ come le targhe alterne. Cio’ lascerebbe il lunedi’ libero per Rebecca, che ho fermato appena in tempo prima che si tatuasse il mio nome sulla coscia. Berro’ qualcosa con le attrici dopo le riprese e stabiliro’ qualche regola. Forse il vecchio sistema di coupons per il razionamento potrebbe funzionare.


10 Agosto

Ho diretto Javier in una scena emotiva. Ho dovuto leggergli le battute. Finche’ mi imita va bene. Il momento in cui prova a prendere l’iniziativa, e’ la fine. Al che piagnucola e si domanda come fara’ a sopravvivere quando non saro’ piu’ il suo regista. Gli spiego educatamente, ma con fermezza, che deve fare del suo meglio anche senza di me e cercar di ricordare i consigli che gli ho dato. So di averlo rinfrancato perche’ quando sono uscito dal suo camerino, lui e i suoi amici ululavano dal ridere.


20 Agosto

Fatto l’amore con Scarlett e Penelope simultaneamente, in uno sforzo per continuare a farle contente. Il ménage mi ha dato una brillante idea per il climax del film. Rebecca continuava a battere alla porta e alla fine l’ho fatta entrare, ma i letti spagnoli sono troppo piccoli per quattro e quando si e’ aggiunta anche lei io continuavo a venir scaraventato sul pavimento.


25 Agosto

Oggi fine delle riprese. Festa di chiusura come al solito un po’ triste. Ballato un lento con Scarlett. Rotto un dito del suo piede. Non per colpa mia. (…)

Penelope e Javier non vedono l’ora di lavorare ancora con me. Han detto di provare pure a cercarli, se mai dovessi avere un’altra sceneggiatura. Brindisi d’addio con Rebecca. Momento sentimentale. Tutti gli attori e la troupe hanno fatto una colletta e mi han comprato una penna a sfera. Deciso di chiamare film “Vicky Cristina Barcelona”. La produzione ha visto tutto il girato. Apparentemente amano ogni singolo fotogramma, e si parla di fare la prima in una colonia di lebbrosi.

In cima si e’ da soli.

giovedì 28 agosto 2008

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