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sabato 30 giugno 2007

Genuvino

Genuvino
Word
K-Rimini/Boord-L



Un sorso di romagna.
Inno al vino e alla costiera romagnola.

venerdì 29 giugno 2007

Do The Right Thing

Do The Right Thing
Spike Lee
1989



Hilarious!

Scuoti e cuoci!!

La storia di un uomo che sapeva contare fino a 1.





(I)

mercoledì 27 giugno 2007

Ricordarsi di tirare l'acqua dopo aver depositato i Veltroni

Avevamo bisogno di politici onesti...



(grazie a Fatal Error di LC)


(I)

martedì 26 giugno 2007

Sovranità limitata

Qualche interessante documentuccio - Dal sito della Cia - riguardante il nostro paese. Vi consiglio di leggerli, anche se risulta un pò difficile (cliccare sui documenti per ingrandire):

Questo s'intitola "Suggerimenti riguardo alle elezioni italiane" ed è datato primo marzo 1948. Che vogliano, come dire, dare una spintarella alla democrazia?



Title:(EST PUB DATE) SUGGESTIONS REGARDING THE ITALIAN ELECTION
Abstract:
Pages:0001
Pub Date:3/1/1948
Release Date:11/16/2006
Keywords:ITALIAN ELECTIONS|IRAN COUP|IRANIAN COUP
Case Number:F-1999-01123
Copyright:0
Release Decision:RIPPUB
Classification:U


Quest'altro invece, datato 18/04/1948, denuncia possibili brogli sovietici nel nostro paese (tra l'altro mi ricorda qualcuno....). Sicuramente la Cia si sarà impegnata a vigilare perchè la volontà popolare possa essersi espressa in maniera trasparente e senza influenze dall'esterno.



Title:ITALY: POSSIBLE SOVIET MOVES TO INFLUENCE ELECTIONS
Abstract:
Pages:0002
Pub Date:4/12/1948
Release Date:11/16/2006
Keywords:ITALIAN ELECTIONS|IRAN COUP|IRANIAN COUP
Case Number:F-1999-01123
Copyright:0
Release Decision:RIPPUB
Classification:U

Da ultimo, per oggi, un bel documentino del 24 maggio 1948 su come l'agenzia conduca le operazioni di propaganda. Il documento si chiama "Covert (psychological) operations". Psychological???


Title:COVERT (PSYCHOLOGICAL) OPERATIONS
Abstract:
Pages:0002
Pub Date:5/24/1948
Release Date:10/19/2006
Keywords:ITALY|SOVIETS|ATOMIC ENERGY|MEDITERRANEAN|ALLIED TROOPS
Case Number:F-2004-01973
Copyright:0
Release Decision:RIFPUB
Classification:U

Che dire? Peccato che i documenti a disposizione siano così pochi, e soprattutto che le parti più succulente siano state cancellate. Vorremmo sapere di più sui nostri eroi che ogni giorno difendono la democrazia in tutto il mondo.


(I)

lunedì 25 giugno 2007

Manhattan - opening scene

Manhattan
Woody Allen
1979



One of the most gorgeous tribute to New York City

I adore how he pronounces adore

Wonderful Gershwin soundtrack

Lovable images

Extraordinary movie


Head on




"Gli scozzesi Jesus And Mary Chain dei fratelli Jim (canto) e William (chitarra) Reid vennero prepotentemente alla ribalta negli anni '80 con un sound al tempo stesso melodico e rumoroso che riprendeva l'insegnamento della Sister Ray dei Velvet Underground con un pizzico di angoscia in piu` (e forse una perversione del "wall of sound" di Phil Spector) e che avrebbe causato una rivoluzione di portata mondiale. Fu con loro che nacque infatti il movimento degli "shoegazer", forse il piu` importante in Gran Bretagna dopo il punk-rock.

Iniettando dosi massicce di distorsioni, i Jesus And Mary Chain divennero i piu` acuti rinnovatori della canzone melodica. In seguito il gruppo ha ripiegato su quello stesso pop che avevano contribuito a rendere obsoleto. In un certo senso, i Mary Chain hanno pero` coronato in tal maniera la loro missione, che era stata quella di ricondurre all'ovile pop anche l'eresia dei Sex Pistols.

Il gruppo si era formato in Scozia e aveva esordito con i singoli Upside Down (1984), Never Understand (1985), You Trip Me Up (1985), Just Like Honey (1985). Lo stile era sempre lo stesso: accordi elementari, ritornelli orecchiabili e riff arcinoti venivano stravolti dai feedback sguaiati della chitarra e immersi in atmosfere allucinate e lisergiche. La leggenda venne alimentata da una serie di esibizioni dal vivo sotto l'effetto di alcool e stupefacenti e da altre avventure scandalistiche."




April Skies

Hey honey what you trying to say
As I stand here
Dont you walk away
And the world comes tumbling down
Hand in hand in a violent life
Making love on the edge of a knife
And the world comes tumbling down
And its hard
For me to say
And its hard
For me to stay
Im going down
To be by myself
Im going back
For the good of my health
And theres one thing
I couldnt do
Sacrifice myself to you
Sacrifice
Baby baby I just cant see
Just what you mean to me
I take my aim and I fake my words
Im just your long time curse
And if you walk away
I cant take it
But thats the way that you are
And thats the things that you say
But now youve gone too far
With all the things you say
Get back to where you come from
I cant help it
Under the april skies
Under the april sun
Sun grows cold
Sky gets black
And you broke me up
And now you wont come back
Shaking hand, life is dead
And a broken heart
And a screaming head
Under the april sky

Io ho messo questa canzone, col testo come potete notare; ma vi consiglio di cliccare su menù (in basso a destra nel riquadro del video, prima cliccate play però) e spararveli tutti.. :-D


(I)

sabato 23 giugno 2007

Rahzel - The Godfather of Noise



The beatbox champion of the world

Plausible deniability


Il 30 Marzo 1981 sparano al presidente Reagan. Se l'aggressore armato fosse riuscito nel suo intento sarebbe diventato presidente l'ex capo della Cia George H.W. Bush, che dovrà attendere fino al 1988. Il folle "killer solitario" si chiama John Hinckley e così giustifica il suo gesto:


Dear Jodie:

There is definitely a possibility that I will be killed in my attempt to get Reagan. It is for this very reason that I am writing you this letter now.

As you well know by now I love you very much. Over the past seven months I've left you dozens of poems, letters and love messages in the faint hope that you could develop an interest in me. Although we talked on the phone a couple of times I never had the nerve to simply approach you and introduce myself. Besides my shyness, I honestly did not wish to bother you with my constant presence. I know the many messages left at your door and in your mailbox were a nuisance, but I felt that it was the most painless way for me to express my love for you.

I feel very good about the fact that you at least know my name and how I feel about you. And by hanging around your dormitory, I've come to realize that I'm the topic of more than a little conversation, however full of ridicule it may be. At least you know that I'll always love you. Jodie, I would abandon the idea of getting Reagan in a second if I could only win your heart and live out the rest of my life with you, whether it be in total obscurity or whatever.

I will admit to you that the reason I'm going ahead with this attempt now is because I cannot wait any longer to impress you. I've got to do something now to make you understand, in no uncertain terms, that I'm doing all of this for your sake! By sacrificing my freedom and possibly my life, I hope to change your mind about me. This letter is being written only an hour before I leave for the Hilton Hotel. Jodie, I'm asking you to please look into your heart and at least give the chance, with this historical deed, to gain your love and respect.

I love you forever,

John W. Hinckley


Questa lettera è indirizzata non ad una Jodie sconosciuta, ma all'attrice Jodie Foster, da cui Hinckley è ossessionato; parlerà addirittura di una relazione con lei, che la Foster però nega.

Mmmm...tutto questo mi ricorda qualcosa...vediamo..

Travis è disgustato da quello che considera il degrado morale che lo circonda e quando Iris (Jodie Foster), una prostituta di 13 anni (nella versione inglese 12), entra una notte nel suo taxi cercando di fuggire dal suo pappone, Travis diventa ossessionato dall'idea di salvarla dal suo destino. La ragazza però non sembra affatto intenzionata a farsi aiutare [...]
Travis, sempre più solo e disperato, decide di comprare delle pistole e con queste di uccidere il senatore Palantine durante un comizio all'aperto: perché egli rappresenta tutta l'ipocrisia della società americana, i nemici che ha sempre tentato di combattere e che non ha mai avuto il coraggio di affrontare.
Ma guarda un pò le coincidenze nella vita!!! Ovviamente non finisce mica qui; c'è un lancio d'agenzia della Associated Press curioso:

AP, March 31/81. La famiglia dell'uomo che ha tentato di assassinare il presidente Reagan è conoscente della famiglia del vicepresidente George Bush e ha fatto generose contribuzioni alla campagna elettorale di questo. Scott Hinckley, fratello di John Hinckley che avrebbe sparato al presidente, doveva cenare stasera a Denver in casa di Neil Bush, uno dei figli del vicepresidente. Neil Bush ha vissuto a Lubbock, Texas, per quasi tutto il 1978, ossia nella stessa città dove Hinckley ha vissuto dal 1974 al 1980.

Ovviamente il Post o il Ny Times non hanno mai pubblicato questa quantomeno curiosa agenzia. Certo che è pieno di killer solitari in America, e hanno tutti amicizie altolocate. Fortuna che c'è la Cia a proteggere il popolo Americano!!*

E Jodie Foster? Dopo il primo film, a 14 anni, viene mandata a Yale. Una ragazza che non sa nemmeno chi è suo padre, cresciuta in una baracca e con una madre pochissimo rispettabile, assolutamente senza denaro, ammessa nell'università dell'Establishment. Perchè Yale?

Qui il mio piccolo romanzo - ovviamente sto lavorando di fantasia - si complica. Bisognerebbe addentrarsi nelle trame di una delle società (una volta) più segrete d'America, in riti esoterici di stampo gnostico che hanno origine secoli fa. Skull and Bones. Un lavoro lungo, troppo per oggi (un'idea di come si svolgano tali riti, o meglio, del rito di iniziazione la fornisce proprio Robert De Niro nel suo recente film The Good Shepherd; la versione di De Niro è ovviamente più soft; il film racconta, guarda caso, la storia della Cia). Mi limito a fornire una lista, vera ancorchè incompleta, di alcuni celebri "bonesmen" - in grasseto quelli più conosciuti. (è il bello della libertà di stampa: le notizie non sono nascoste, ma coperte dal rumore):


List of Notable Members

Athletics

Business

  • Pierre Jay (1892), First chairman of the Federal Reserve Bank of New York
  • Harry Payne Whitney (1894), Husband of Gertrude Vanderbilt Whitney; investment banker
  • Frederick E. Weyerhaeuser (1896), Heir to the Weyerhaeuser Paper Co.
  • Alfred Gwynne Vanderbilt (1898), Son of Cornelius Vanderbilt II; brother of Gertude Vanderbilt Whitney
  • Frederick Baldwin Adams (1900), Chairman of the West Indies Sugar Corp.
  • Percy Rockefeller (1900), Director of Brown Brothers Harriman, Standard Oil, and Remington Arms

Education

  • Henry Coit Kingsley (1834), Yale Treasurer 1862–1887; Daniel Coit Gilman's uncle
  • Timothy Dwight V (1849), Yale acting Treasurer 1887–1889, Yale President 1886–1899
  • Daniel Coit Gilman (1852), Studied at the University of Berlin (1854–1855) under Karl Von Ritter and Friedrich Trendelenderg; attache to the American legation at St. Petersburg; 2nd President of the University of California; 1st President of Johns Hopkins University; President of the Carnegie Institution
  • Andrew Dickson White (1853), Co-founder and first President of Cornell University
  • William H. Welch (1870), dean of Johns Hopkins University School of Medicine
  • Arthur T. Hadley (1876), Yale acting Treasurer 1909–1910,; Yale President 1899–1921
  • Charles Seymour (1908), President of Yale 1937–1951
  • Lawrence G. Tithe (1916), Yale Treasurer 1942–1954; Director/Partner Brown Brothers Harriman
  • Charles Stafford Gage (1925), Yale Treasurer 1954–1966; member of Bones family firm Mathiesson Chemical
  • John E. Ecklund (1938), Yale Treasurer 1966–1978; Partner in Bones-dominated New Haven law firm Dana & Wiggin
  • R. Inslee Clark, Jr. (1957), Director of Undergraduate Admissions who helped Yale become coeducational; former Headmaster of Horace Mann School

Government and Politics

Publications and Writing

Science and Engineering

  • John Rockefeller Prentice (1928), Grandson of John D. Rockefeller; pioneer of artificial insemination in farm animals as a means of improving their genetic pool

The Arts

  • Evarts Tracy (1890), President of Tracy and Swartwout, architectural firm responsible for the cloister garden within the Skull & Bones Tomb. Also constructed Missouri State Capitol, St. Johns Cathedral in Denver. Nephew of Bonesman William Maxwell Evarts.[1]


E adesso fate una bella ricerchina sul concetto di Plausible deniability, da bravi :-D.

(I)

*Kennedy licenzia Allen Dulles dal posto di capo della Cia, e minaccia di smantellare quest'ultima, a suo avviso troppo potente e poco trasparente. Qualche mese dopo Kennedy viene assassinato e chi troviamo nella commissione Warren - quella incaricata di indagare, pochissimo, sull'omicidio del presidente? Allen Dulles.

Grizzly Man

Grizzly Man
Werner Herzog
2005



Timothy Treadwell passa 13 estati in Alaska vivendo a stretto contatto con i grizzly.
Nell'ottobre del 2003 viene sbranato da uno dei suoi beniamini.
Emozionante ritratto di una vita al di fuori degli schemi.
Da vedere.

venerdì 22 giugno 2007

Piede in fallo

Il video più divertente di sempre (per stemperare la gravità del post precedente). Eccezionale, impareggiabile, il numero 1!

C'm on lady Truth!



DI AARON DYKES

Jones Report

Ha discusso delle esplosioni negli edifici, ha chiesto ‘cento angolazioni’ diverse dei video del Pentagono e nuove indagini – “Non ci hanno detto nemmeno metà della verità”

Il vincitore dell’Oscar Michael Moore ha risposto ad alcune domande riguardanti la verità sull'11-9 durante un'anteprima a New York del suo nuovo documentario SICKO.

I nostri giornalisti sono stati inizialmente evitati da Moore ma successivamente ha deciso di avvicinare i reporters di We Are Change.org/ Infowars.com per una discussione.

Moore ha espresso i suoi dubbi sull'11-9, che si distanziano chiaramente dal quadro di ‘negligenza governativa’ da lui descritto nel suo film Fahrenheit 9/11 uscito circa tre anni fa.

Moore ha detto ai reporters: “ un certo numero di vigili del fuoco, nel corso degli anni passati dall'uscita di Fahrenheit 9/11, mi ha detto di avere sentito queste esplosioni-- e che essi ritengono che c'è una GRANDE parte della storia che non c'è stata raccontata. Non credo che le indagini ufficiali ci abbiano detto la completa verità--non ci hanno detto nemmeno metà della verità”.

Michael Moore ha tirato fuori di sua iniziativa anche la storia delle riprese video sul luogo dell'ipotetico schianto di un aereo contro il Pentagono, sembrando piuttosto bendisposto a discutere quegli argomenti che i cosiddetti ‘left gatekeepers’ [‘guardiani di sinistra’, cioè coloro che da sinistra sembrano voler comunque conservare lo status quo n.d.t.] si sono in passato rifiutati di discutere.

“Ho fatto delle riprese davanti al Pentagono--prima dell'11-9-- ci dovevano essere almeno 100 telecamere che circondavano l'edificio, negli alberi, ovunque. Penso che abbiano ripreso quell'aereo in 100 angolazioni diverse. Com'è possibile che non le abbiamo viste?--e non sto parlando di fermo-immagine, sto parlando dei video. Io voglio vedere i video; io voglio vedere le 100 riprese che esistono di ciò” ha detto Moore.

Egli si è spinto sino a discutere l’implausibilità che un pilota esegua il percorso attribuito all'aereo che avrebbe colpito il Pentagono.

Perché non vogliono farci vedere quell'aereo che arriva contro l'edificio? Perché, se sapete qualcosa su come si pilota un aereo, quando state andando a 500 miglia orarie, se vi ha spostate di un tanto così finite nel fiume. Perciò, questi hanno colpito un edificio alto solo cinque piani...[inaudibile] qualcosa da esperti. Io credo che vi siano delle risposte in quelle riprese e dovremmo chiedere che vengano rilasciate.”


Michael Moore non si è dimostrato vago o timido nel discutere la verità sull'11-9--piuttosto, egli ha chiesto “una nuova indagine prima che passi troppo tempo--per trovare tutta la verità.”


“E io ho l'intenzione, seguendo la mia strada, di trovare alcune risposte” ha aggiunto Moore. “Grazie di fare tutto ciò che state facendo.”

Amy Goodman, che era anche presente alla prima, si è ritratta da una domanda riguardante il fatto che lei aveva assistito al crollo dell'edificio sette dello WTC--fu infatti vista in video durante la copertura informativa dell'evidente demolizione. Si è rifiutata di dare anche una breve risposta affermando che stava per iniziare un'intervista.

I più recenti commenti di Moore sull'11-9 sono distanti 1000 miglia dalle affermazioni rilasciate ad Alex Jones durante la convention del 2004 della RNC, quando egli disse a Jones, con tono scherzoso, che non aveva parlato della inattività del NORAD perché “sarebbe stato antiamericano”.

E’ stato un grande sviluppo dal momento che, nonostante lo schiacciante malcontento verso l'amministrazione Bush, molte personalità di punta della sinistra avevano in precedenza escluso che indagare sull'11-9 avesse importanza o si erano semplicemente rifiutate di discutere qualunque evidente domanda o rilevante prova. Noam Chomsky, per esempio, ha suggerito che “ non avrebbe importanza” nemmeno se l'11-9 fosse stato escogitato da un complotto governativo.

I media mainstream continueranno a ignorare il fatto che la storia ufficiale dell'11-9 è tutt'altro che finita e un sempre maggior numero di personaggi si stanno facendo avanti per chiedere la verità?

Titolo originale:"Michael Moore: 9/11 Could Be Inside Job"

Link


Aggiungo un mio parere personale. I fatti del 911 sono stati mistificati senza ombra di dubbio. Un aereo di 40 metri non può fare un buco largo 3 (parlo del Pentagono) e il discorso dovrebbe essere già chiuso.

Il fatto è che una verità del genere porta con se un potere enorme. Bisogna fare attenzione, quando "decideranno" di rilasciare la verità da ogni dove gentaglia assetata di potere cercherà di appropriarsene, cercherà il potere. Di più, una verità del genere metterà in crisi le democrazie (??) occidentali, evidentementi incapaci di proteggere i propri popoli - ma capacissime di ingannarli. La sinistra è finita, morta in un irrazionalismo iniziatico che ancora tergiversa nel rivelarsi pienamente, ma che già si esprimeva appieno nell'etat d'esprit del '68, a scapito di una sinistra positivista e materialista che ancora resiste di facciata, ma i cui capi sono da molto tempo lontani dal potere; la destra converge ad un centro liberal. Non saranno questi i soggetti a cui affidarci. E' ora, anzi, che la gente compia la propria ricerca, e la pianti di affidarsi al primo che passa (letteralmente).


Se l'argomento non vi interessa passate oltre, i negozi sono pieni di cose con cui comprare un pò di soddisfazione.

Se vi interessa e volete saperne di più allora visitate Luogocomune.net, la cui sezione undici settembre è la più completa ed accurata che ci sia in Italiano.

(I)

giovedì 21 giugno 2007

NYC 2007 (e)

Skaters in Central Park

L'Orco Cattivo (antidemocratico)



Vladimir Putin, presidente della federazione Russa e considerato dai media occidentali una stregua di un dittatore, non sempre viene tradotto e isuoi discorsi riportati dai media occidentali.
Leggiamo tre la righe delle sue stesse parole, pronunciate in una conferenza stampa di un'ora e mezza alla fine del G8, per scoprire perchè:

(Era presente il fior fiore dei media occidentali.
Nessun articolo però è uscito, salvo un breve accenno (critico) in un editoriale del Washington Post.)

Sui missili che Bush vuol piazzare in Polonia: «Una volta installato tale sistema di difesa missilistica, esso funzionerà automaticamente entro l’intero sistema di capacità nucleare degli Stati Uniti. Sarà parte integrante della capacità nucleare USA. Per la prima volta nella storia - voglio sottolinearlo - ci sono elementi della capacità nucleare USA sul continente europeo. Ciò, semplicemente, cambia l’intera configurazione della sicurezza internazionale… naturalmente, dovremo reagire a questo».

E’ la pura oggettiva verità.
La dottrina nucleare americana ha superato il concetto di «deterrenza» per un nuovo concetto, che il professore di Harvard Thomas Schelling, economista premio Nobel, ha chiamato «compellenza»: Washington non si dota di nuovi mezzi per «dissuadere» (se mi spari, io sparo a te), ma per «costringere» (se non fai quello che voglio io, ti sparo).
E volge questa minaccia alla Russia, dotandosi di una capacità di lanciare un primo colpo atomico senza dover temere la risposta.
Putin: «Azioni unilaterali e spesso illegittime non hanno risolto alcun problema. Anzi, hanno causato nuove tragedie umane e creato nuovi focolai di tensione. Giudicate voi stessi: guerre e conflitti regionali e locali non sono diminuiti. Si muore più di prima: notevolmente di più, notevolmente di più!».
«Oggi assistiamo ad un quasi incontrollato iper-uso della forza, forza militare, nelle relazioni internazionali, forza che sta precipitando il mondo in un abisso di conflitto permanente».
«Assistiamo a un disprezzo sempre crescente per i principi del diritto internazionale. Norme legali indipendenti diventano sempre più simili, di fatto, al sistema di diritto di uno specifico Stato. Uno Stato, prima e più di tutti gli Stati Uniti, ha scavalcato i suoi confini nazionali in ogni modo. Questo è visibile nelle politiche culturali, economiche, educative che impone alle altre nazioni. A chi piace questo? A chi sta bene?».
«Ogni giorno di più, nella politica internazionale vediamo la tendenza a risolvere ogni dato problema secondo i processi della cosiddetta convenienza (expediency), in base al clima politico attuale. Naturalmente ciò è estremamente pericoloso. Ne risulta che nessuno si sente sicuro. Sottolineo: nessuno si sente sicuro. Perché nessuno sente più il diritto internazionale come un solido muro che lo protegge. E questo ovviamente stimola una corsa agli armamenti» [Le spese militari nel mondo sono cresciute del 37% in un anno, ndr].
«Sono convinto che abbiamo raggiunto il momento decisivo in cui dobbiamo pensare sul serio ad una architettura di sicurezza globale».


«Noi abbiamo evacuato tutto il nostro armamento pesante dalla zona europea della Russia e le abbiamo posizionate oltre gli Urali. Abbiamo ridotto le nostre forze armate a 300 mila uomini. Abbiamo compiuto molti altri passi richiesti dal Trattato Adattato sullo Forze Convenzionali in Europa (ACAF). Ma cosa vediamo in risposta? L’Europa dell’Est riceve nuove armi, due nuove basi militari sono in costruzione in Romania e in Bulgaria, e ci sono due nuove aree di lancio di missili, un radar in Cekia e un sistema missilistico in Polonia. E noi ci chiediamo: cosa sta accadendo? La Russia disarma unilateralmente. Ma se noi disarmiamo unilateralmente, vorremmo vedere nei nostri partner la volontà di fare altrettanto in Europa. Al contrario, l’Europa viene riempita di nuovi armamenti, d nuovi sistemi d’arma. Non possiamo fare a meno di essere allarmati».
[…]
«Siamo forse noi che ci rimangiamo il trattato sui missili balistici intercontinentali (ABM)? Noi dobbiamo reagire a quello che i nostri partner fanno. Lo abbiamo detto loro già due anni fa: non fatelo, non c’è bisogno. Cosa state facendo? Voi state distruggendo il sistema di sicurezza internazionale. Dovete capire che ci forzate a prendere contromisure… Non ci hanno ascoltato. Poi sentiamo che loro sviluppano nuove testate nucleari a bassa potenza… abbiamo detto loro: ci sono mezzi migliori per combattere il terrorismo che creare armi atomiche a bassa potenza e abbassare la soglia d’uso di armi nucleari, perché questo mette l’umanità sull’orlo della catastrofe atomica. Ma essi non ci ascoltano. Essi non cercano un accordo. Il loro punto di vista sta tutto in una frase: chi non è con noi è contro di noi.
«Certa gente ha l’illusione di poter fare quello che vuole, in spregio agli interessi di altri Stati. E’ appunto per questo che la situazione internazionale peggiora ogni giorno e finirà in una corsa agli armamenti. Ma non siamo noi ad istigarla. Noi non la vogliamo. Perché dovremmo desiderare di deviare delle risorse in armamenti? E noi non peggioriamo i nostri rapporti con alcuno. Citatemi un caso di una nostra azione per peggiorare il clima internazionale. Non ce n'è nessuno. Ma dobbiamo rispondere
».
E qui Putin ha detto che dovrà decidere «quali mezzi precisamente adottare per poter distruggere le istallazioni che i nostri esperti ritengono una minaccia potenziale per la federazione russa».
Questa è la frase che è stata tradotta dai media occidentali come «la minaccia di Putin di puntare i suoi missili sulle città europee».


Ad una domanda sulla mancanza di democrazia in Russia, Putin ha sventolato il rapporto di Amnesty International: «Questo rapporto ha una sezione sugli Stati Uniti. Amnesty conclude che gli Stati Uniti sono oggi il principale violatore dei diritti umani e delle libertà nel mondo.
Sulle critiche a ciò che non funziona in Russia: «…queste critiche sono spesso giustificate. In molti casi non sono giustificate, secondo noi, ma ci sono casi in cui lo sono… ci criticano molto i media per le decisioni di non autorizzare certi giornali, licenziamento ingiustificato di giornalisti, e una quantità di critiche alle nostre leggi sull’immigrazione. Ci arrivano molte critiche sul sistema giudiziario e di detenzione… ma non facciamo finta che altrove tutto vada per il meglio e solo noi abbiamo problemi. Non c’è scarsità di problemi… guardate solo quel che accade in Nord America, è spaventoso: tortura, gente senza casa, Guantanamo, gente detenuta senza inchiesta né processo».
Forse è per queste parole che Putin è stato censurato?
Oppure per le ultime, a proposito delle elezioni presidenziali prossime in Russia.
«Non consentiremo a nessuno di violare la costituzione russa… il vincitore delle elezioni della Duma e presidenziali sarà chiunque riceva il voto della maggioranza dei cittadini russi in voto segreto diretto. Voi avrete a che fare con la Russia scelta dal suo popolo, non con la Russia che qualcuno, da fuori, vorrebbe. Non consentiremo tentativi di alcuno di intervenire e sostenere forze politiche all’interno del nostro Paese, mentre le elezioni si avvicinano, allo scopo di perseguire i suoi propri interessi in Russia».

Commenti? (risparmiatemi che Putin è cattivo perchè non lascia manifestare i gay a propostio delle loro scelte sessuali*- minoranza non discriminata in Russia.)


*a proposito. Non per fare il reazionario ma riflettevo ieri in palestra che essendoci bravissime persone in giro, ma gay e affamate di cazzo, è giusto che esse usino lo stesso spogliatoio usato anche da ragazzini minorenni? No perchè allora io voglio cambiarmi in quello delle donne.

martedì 19 giugno 2007

The Naked Ape

In questi oscuri tempi di creazionismo e' bene trovar un po' di conforto nei classici dell'evoluzionismo. A seguire un qualche spunto tratto dalle prime pagine di un libro illuminate. Uno zoologo analizza il comportamento dell'uomo in quanto animale.



The Naked Ape
Desmon Morris
1967

There are one hundred and ninety-three living species of monkeys and apes. One hundred and ninety-two of them are covered with hair. The exception is a naked ape self-named Homo sapiens. This unusual and highly successful species spends a great deal of time examining his higher motives and an equal amount of time studiously ignoring his fundamental ones. He is proud that he has the biggest brain of all the primates, but attempts to conceal the fact that he also has the biggest penis, preferring to accord this honour falsely to the mighty gorilla. He is an intensely vocal, acutely exploratory, over-crowded ape, and it is high time we examined his basic behaviour.
...

ORIGINS
...

What happened to the early apes? We know that the climate began to work against them and that, by a point somewhere around fifteen million years ago, their forest strongholds had become seriously reduced in size.
...
Faced with a new environment, our ancestors encountered a bleak prospect. They had to become either better killers than the old-time carnivores, or better grazers than the old-time herbivores.
...
The ancestral ground-apes already had large and high-quality brains. They had good eyes and efficient grasping hands. They inevitably, as primates, had some degree of social organization. With strong pressure on them to increase their prey-killing prowess, vital changes began to take place. They became more upright-fast, better runners. Their hands became freed from locomotion duties-strong, efficient weapon-holders. Their brains became more complex-brighter, quicker decision-makers.
...
A hunting ape, a killer ape, was in the making. It could be argued that evolution might have favored the less drastic step of developing a more typical cat- or dog-like killer, a kind of cat-ape or dog-ape, by the simple process of enlarging the teeth and nails into savage fang-like and claw-like weapons. But this would have put the ancestral ground-ape into direct competition with the already highly specialized cat and dog killers. It would have meant competing with them on their own terms, and the outcome would no doubt have been disastrous for the primates in question. (For all we know, this may actually have been tried and failed so badly that the evidence has not been found.) Instead, an entirely new approach was made, using artificial weapons instead of natural ones, and it worked.
From tool-using to tool-making was the next step, and alongside this development went improved hunting techniques, not only in terms of weapons, but also in terms of social co-operation. The hunting apes were pack-hunters, and as their techniques of killing were improved, so were their methods of social organization. Wolves in a pack deploy themselves, but the hunting ape already had a much better brain than a wolf and could turn it to such problems as group communication and co-operation. Increasingly complex maneuvers could be developed. The growth of the brain surged on.
Essentially this was a hunting-group of males. The females were too busy rearing the young to be able to play a major role in chasing and catching prey. As the complexity of the hunt increased and the forays became more prolonged, it became essential for the hunting ape to abandon the meandering, nomadic ways of its ancestors. A home base was necessary, a place to come back to with the spoils, where the females and young would be waiting and could share the food. .
So the hunting ape became a territorial ape. His whole sexual, parental and social pattern began to be affected. His old wandering, fruit-plucking way of life was fading rapidly. He had now really left his forest of Eden. He was an ape with responsibilities.
If we accept the history of our evolution as it has been outlined here, then one fact stands out clearly: namely, that we have arisen essentially as primate predators. Amongst existing monkeys and apes, this makes us unique, but major conversions of this kind are not unknown in other groups. The giant panda, for instance, is a perfect case of the reverse process. Whereas we are vegetarians turned carnivores, the panda is a carnivore turned vegetarian, and like us it is in many ways an extraordinary and unique creature. The
point is that a major switch of this sort produces an animal with a dual personality. Once over the threshold, it plunges into its new role with great evolutionary energy-so much so that it carries with ix many of its old traits. Insufficient time has passed for it to throw off all its old characteristics while it is hurriedly donning the new ones.
...
It takes millions of years to perfect a dramatically new animal model, and the pioneer forms are usually very odd mixtures indeed. The naked ape is such a mixture. His whole body, his way of life, was geared to a forest existence, and then suddenly (suddenly in evolutionary terms) he was jettisoned into a world where he could survive only if he began to live like a brainy, weapon-toting wolf.

...

lunedì 18 giugno 2007

Always look on the bright side of life!



Monty Python, Brian di Nazaret.

sabato 16 giugno 2007

Pensiero non banale

«Date retta a me, vecchio incredulo che se ne intende: il capolavoro della propaganda anti-cristiana è l'essere riusciti a creare nei cristiani, nei cattolici soprattutto, una cattiva coscienza; a instillarli l'imbarazzo, quando non la vergogna, per la loro storia. A furia di insistere, dalla riforma sino ad oggi, ce l'hanno fatta a convincervi di essere i responsabili di tutti o quasi i mali del mondo. Vi hanno paralizzato nell'autocritica masochista, per neutralizzare la critica di ciò che ha preso il vostro posto. Da tutti vi siete lasciati presentare il conto, spesso truccato, senza quasi discutere. Non c'è problema o errore o sofferenza nella storia che non vi siano stati addebitati. E voi, così spesso ignoranti del vostro passato, avete finito per crederci, magari per dar loro man forte. Invece io (agnostico, ma storico che cerca di essere oggettivo) vi dico che dovete reagire, in nome della verità. Spesso, infatti, non è vero. E se qualcosa di vero c'è, è anche vero che, in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre. Ma poi: perchè non chiedere a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ciò che è venuto dopo? Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche?»

Leo Moulin (medievalista francese)

[infatti c'ho pensato molto prima di pubblicare questa frase che mi ha colpito; mi vergognavo; non sono seguace di nessuna religione, ma mi piace il messaggio cristiano]

(I)

giovedì 14 giugno 2007

GTM 2007


Street artist at work.

Directed and edited by independent filmmaker DF

Soundtrack edited by underground musician EmmeA

Gang Band Production

Masterpiece!

(ATTENZIONE, IL VIDEO NON SI VEDE CON FIREFOX. NON SO PERCHE')

mercoledì 13 giugno 2007

Sulle intercettazioni

Repubblica, tra i vari dossier, non riporta i testi integrali delle intercettazioni. Anzi oggi titola in prima pagina le parole di quel furbone di Giuliano Amato (già braccio destro di Craxi uscito immacolato da mani pulite):

"Intercettazioni, follia tutta italiana"

Mavacca, gare. Mi sembra invece che folli siano i nostri politicanti, gentaglia post-ideologica, post-partitica, post-elettorale brava solo a mettertelo nel post-eriore. A pugno chiuso*.
Ma, si badi, non è il loro lavoro in sè a provocare danni, non agiscono direttamente contro di te. Sono semplicemente degli incapaci che fanno i propri interessi. Che non sono i tuoi; poracci non lo fanno mica apposta, se potessero darti una mano lo farebbero ma si sa, "tengono famiglia" anche loro.


Non mi spreco infatti a fare luce sul caso Unipol-Antonveneta-Bnl, sarebbe tempo perso. SONO TUTTI, dal primo all'ultimo, dei gran figli di puttana (vedi Parmalat, com è che tutti sapevano?); anzi, punto.



Mi spreco a scrivere questo post solo per spiegare ai 4 gatti che potrebbero passare di qui come non farsi fregare dagli amici qualunquisti che, saturi della martellante campagna contro le intercettazioni, si dicono schifati dall'uso propagandistico delle stesse. A parte il fatto che nessuno vuol fare una legge che impedisca di intercettare TE, ma in caso si impedirebbe solo la pubblicazione sui giornali (tramite minaccia pecuniaria cospicua) delle intercettazioni di personaggi PUBBLICI. Quindi niente FAZIO VATTENE, niente FURBETTI DEL QUARTIERINO (c'era Berlusconi dietro Ricucci? No cazzo, c'era D'Alema! Sveglia!!), niente calciopoli, niente di niente!! E, tra l'altro, per fortuna sono state pubblicate quelle intercettazioni, cosìcchè se incontro Moggi so chi è; se avessimo dovuto contare sulla Giustizia per fare giustizia...beh sapete bene come sono andate a finire le cose**. Quindi inutile che tu ti dica schifato, LORO non muoverebbero - e di fatto non muovono - un dito per te.

Comunque fornisco a tutti coloro che volessero difendersi dalla trappola vomitevole dell'indignazione per la violazione della privacy ALTRUI (ma quando mai ve ne è fottuto qualcosa degli altri?) un argomento, anzi, L'Argomento:

le intercettazioni rimangono segrete fino a che non sono inviate alle parti affinchè esse si preparino al processo (tutto il materiale probatorio deve essere a disposizione delle parti, se no non costituisce prova). Di norma non vengono pubblicate, non perchè sia vietato, ma perchè non gliene frega un cazzo a nessuno. Se comunque venissero pubblicate è l'avvocato che le diffonde a violare la propria deontologia professionale, non certo il giornale che anzi la sublima.
Prima di intercettare un parlamentare ci vuole l'autorizzazione del parlamento (quindi in pratica non si può intercettare). Se però, attenzione! si sta intercettando un privato cittadino ed in qualche telefonata egli parla con un parlamentare l'intercettazione non viene distrutta immediatamente: si valuta se essa può costituire materiale probatorio per il processo. Se la risposta è no la si distrugge, se la risposta è sì è necessario chiedere l'autorizzazione del Parlamento per poterla utilizzare in tribunale. Per decidere il Parlamento deve leggerla (ovviamente....) e se il Parlamento legge una cosa la legge il Paese***. Per questo le intercettazioni sono pubbliche!**** .

Inutile temere per la vostra privacy perciò, quella sarà violata sempre e comunque. Pensate piuttosto a non aver niente da nascondere. Per fare una citazione evangelica "la verità vi renderà liberi". Che vuol dire semplicemente che alla fine si rimane prigionieri dei propri inganni. Comunque questo è già del moralismo e a me non interessa, era tanto per dare un consiglio non richiesto.

Salud!


(I)


*per le ragazze interessate alla pratica, si chiama fisting. I vostri uomini sanno di cosa sto parlando.

**rinfresco la memoria con un particolare. Sabato sera, su rai3, è andato in onda uno speciale di Sfide che raccontava l'impresa di una Juve che, travolta da uno scandalo quasi montato contro di lei, resuscitava vincendo il campionato di B. Così l'anno prossimo ce l'abbiamo già tra i coglioni in serie A. Intanto però.....(link, da non perdere!)

***ogni parlamentare rappresenta TUTTI i cittadini. Non è nemmeno concepibile, in un parlamentarismo, che il parlamento sappia una cosa e il paese no.

****non sto dicendo che non ci siano state fughe di notizie o vendita di informazioni: dico solo che esse hanno anticipato la pubblicazione, che però era inevitabile. Quelle di questi giorni sono intercettazioni pubbliche su cui il parlamento dovrà votare.




Galliani-Meani


Berlusconi-Dell'Utri (su Mangano)

martedì 12 giugno 2007

Sentenza storica della Cassazione: Coltivare Marijuana non è reato


Non è reato coltivare nel giardino di casa qualche piantina di marijuana perché ciò equivale alla detenzione per uso personale.
E' quanto ha affermato la VI Sezione Penale della Corte di Cassazione che, con la sentenza 17983 del 10 maggio ha annullato la decisione della Corte di Appello di Roma (confermativa di quella del tribunale locale) che aveva condannato un giovane per aver coltivato nel proprio fondo cinque piante di marijuana.
La formula assolutoria usata dai giudici di legittimità è "perché il fatto non sussiste". Queste linea interpretativa era stata inaugurata sempre dalla VI Sezione penale della Suprema Corte nel 1994, quando "si ebbe a distinguere la coltivazione in senso tecnico, un procedimento che presuppone la disponibilità di un terreno e di una serie di attività dei destinatari delle norme sulla coltivazione (preparazione del terreno, semina, governo dello sviluppo delle piante, ubicazione di locali destinati alla custodia del prodotto)", dalla detenzione per uso personale.
Quindi, ha precisato il collegio, tale decisione ebbe il merito "di tracciare un margine ineludibile tra detenzione e coltivazione in senso tecnico, non potendo ricomprendersi in tale ultima nozione, giuridicamente definita, la cosiddetta coltivazione domestica".
Insomma di volta in volta il giudice dovrà valutare se una coltivazione per le sue caratteristiche e per la sua estensione rientra nel concetto di piantagione illecita oppure se non possa definirsi tale.
La Suprema Corte ha annullato la condanna del giovane romano senza rinvio mettendo la parola fine alla vicenda.

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27 piante di marijuana in terrazza, assolto ad Agrigento
La sentenza: "Coltivare marijuana sul proprio terrazzo per uso personale non è più previsto come reato".


Agrigento, 5 giugno 2007 - "Coltivare marijuana sul proprio terrazzo per uso personale non è più previsto come reato". È stata questa la sentenza emessa stamane dal giudice monocratico della sezione di Licata del Tribunale di Agrigento, Antonio Genna, che ha assolto il licatese F. B., 40 anni. La Guardia di Finanza, nel corso di una perquisizione nell'agosto scorso, aveva rinvenuto coltivate sul terrazzo dell'abitazione di B. 27 piante di marijuana.

Il pm aveva chiesto la condanna, ma il giudice ha invece accolto la richiesta del difensore, l'avvocato Dario Granvillano, e ha richiamato una recente sentenza della Corte di Cassazione che ha sancito come "la coltivazione domestica di marijuana senza scopo commerciale" non può "configurarsi come reato", facendo una netta distinzione fra coltivazione destinata per uso personale e quella destinata all'illecito mercato dello spaccio di stupefacenti.

Segni della fine dei tempi


E' la fine. Se siamo giunti a questo è la fine.

Rovigo: SI TRAVESTE DA NINJA PER RAPINARE CONTADINI.

NYC Video

Passato leggermente sottotono per difficoltà tecnico (non dovute ad un eccesso di accessi al sito), riproponiamo in tutto il suo splendore l'opera video Jazz del grande Guardamilano, la cui intervista è reperibile
QUI.

Valentino

Che Gran Premio domenica. Peccato che l'ultimo giro non sia andato così. Leggendario.

venerdì 8 giugno 2007

Appello



gira questo appello in rete. Lo riporto per dovere civico.

La misura è davvero colma. Sul sito di Repubblica è apparsa questa notizia:


[...] A nome di un nutrito gruppo di parlamentari, il senatore Rocco Buttiglione, filosofo dell'Udc, e la senatrice Albertina Soliani, prodiana emiliana, hanno scritto ai questori di Palazzo Madama una lettera che merita di essere riportata nella sua concisa integrità documentale.

E dunque: "Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato. La buvette non è provvista di gelati. Noi pensiamo che sarebbe utile che lo fosse e siamo certi di interpretare in questo il desiderio di molti. E' possibile provvedere? Si tratterebbe di adeguare i servizi del Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone. In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti".

Tutto questo è inaccettabile. Noi non arriviamo a fine mese, oppure siamo disoccupati, non compriamo i vestiti ai nostri figli, oppure spendiamo i nostri anni migliori in un call center, con due lauree in tasca ad ammuffire.

E' una vergogna! Propongo una campagna di moralizzazione dal basso. Cittadini di Roma! E' arrivato il momento di farci sentire.

Vi chiedo di andare davanti al Senato e di attendere che i due figuri che hanno proposto questo scempio osino farsi vedere. Quando saranno ad una media distanza, scaglierete contro di loro quanti più gelati possibile. Consiglio di usare gelati del tipo "ricoperto" abbastanza sciolti, in modo da non fare del male ai due mentecatti e da sporcare i loro vestiti di marca pagati coi nostri soldi.

Agiamo ora! Fermiamo questa vergogna! Siamo poveri, ma non siamo deficienti! Non possono trattarci così!

Per aiutarvi nell'impresa, allego le foto dei due parlamentari, tratte dal sito del Senato.



(I)

giovedì 7 giugno 2007

Refurtiva Fiscale


Tesi:

un gruppo di persone, animate da piccole ambizioni personali, dopo aver fallito la carriera lavorativa, si fa eleggere in parlamento e vive sulla "refurtiva fiscale", deroga al sacro diritto di proprietà in nome dell'idea, troglodita, "STATO E' BUONO, PRIVATO E' CATTIVO", occupando il dibattito politico con questioni di minima importanza.

Ipotesi:

Esiste un trade off tra libertà ed uguaglianza.

dunque

La libertà, principio e fine del liberalismo, è FORTEMENTE condizonata dal sistema economico, tramite il prelievo fiscale (in un certo senso coatto) .

Il socialismo reale, per fare un esempo, elimina la libertà per ottenere l'uguaglianza (ovvero priva gli uomini delle risorse e del loro accumulo tramite l'abolizione della proprietà privata; questo semplificando molto).

I diritti politici compaiono per la prima volta in Inghilterra, quando il re chiese al Parlamento nuovi tributi (e Cromwell fa la rivoluzione. In cosa consistevano le richieste del parlamento? Nell'approvazione del bilancio statale). Lo stesso succede in Francia nel 1789 (il re convoca gli Stati Generali per chiedere soldi), per non parlare del "no taxation without representation" – principio cardine della rivoluzione delle colonie Americane. Il rapporto tra fiscalità e politica raggiunge il suo “punto d’arrivo” col suffragio universale, in cui si ribalta uno dei rapporti più duraturi della Storia umana: per la prima volta infatti le decisioni non sono prese da un ristretto numero di persone, possidenti e finanzieri, né da un numero un po’ più largo di contribuenti. Per la prima volta il numero di elettori è maggiore di chi paga le tasse. E dunque, grazie a questa sovrarappresentanza, si impone la tassazione progressiva (nell’800 la tassazione era prevalentemente sui consumi, ovvero regressiva), strumento fondamentale del Welfare state.

Sostengo che quest’ultimo, lungi dall’essere uno strumento per il “bene del popolo”, fu l’unico modo di salvare il capitalismo e i suoi padroni. Dopo il '29 il principio originario del "laissez faire" venne sacrificato in toto in favore dello stato sociale: una macchina enorme e SENZA FRENI – vedremo perché - per la redistribuzione ARBITRARIA delle risorse da parte dello stato centrale, allo scopo di sostenere i CONSUMI delle masse (senza il quale il capitalismo non è possibile: bisogna infatti ricordare che, mentre il commercio è sempre esistito nella storia, più o meno, il libero mercato interno competitivo è una creazione moderna).

L'esistenza di diversi tipi di liberalismo, è possibile grazie al fatto che le democrazie, TRAMITE IL PRELIEVO FISCALE (tasse, imposte, dazi, licenze, ecc. ecc.) ED IL SUO USO, possono aumentare il grado di libertà a scapito dell'uguglianza e viceversa. (Ovviamente potrebbe anche aumentare il grado di libertà a parità di prelievo, ma questo è un discorso che riguarda esclusivamente l'efficienza dell'impiego delle risorse, ovvero strettamente economico). In Italia abbiamo una tassazione di circa, approssimiamo, il 50%. Una pressione fiscale spropositata. Il Berlusca, mentendo allegramente come al solito, promette una riduzione delle tasse, e "riesce ad abbassarle" di un misero 3%. C'è così tanta differenza da poter dire di essersi spostati nel trade off uguaglianza-libertà, ovvero il rapporto che definisce la scuola di pensiero liberale a cui ci si rifà? Una tassazione indiretta (e pertanto regressiva) del 20% è compatibile con un liberalismo che non faccia pesanti compromessi con l'uguaglianza?.

Ma non sarebbe in ogni caso possibile compiere sccelte politiche in grado di spostare effettivamente il punto di equilibrio tra uguaglianza e libertà?

No. I sistemi economici hanno bisogno di stabilità per funzionare e garantire l'efficienza allocativa che ne è la giustificazione. I conti pubblici delle potenze occidentali, condizionati dal debito pubblico e dallo squilibrio nei conti intergenerazionali ( i non ancora nati non godono di rappresentanza politica e storicamente si è sempre scaricato su di loro il peso del debito; fortunatamente per la storia l'economia reale cresceva a ritmi più sostenuti rispetto ai tassi di interesse nominali) non consentono assolutamente grandi manovre nella politica economica per due motivi:

- reazione negativa dei mercati finanziari che, dagli anni '80 in poi, hanno mostrato di non fidarsi delle interferenze politiche nell'economia: tutto ciò si traduce in un declassamento del debito italiano (non in un rialzo dei tassi perchè siamo dentro eurolandia, ma rende più difficile vendere i titoli di stato, non potendo compensare il declassamento con un rialzo dei rendimenti. Difficoltà cioè ad attrarre investimenti.)

-la non indipendenza della politica monetaria. Infatti un paese può perseguire al massimo 2 di questi 3 obiettivi (cd political trilemma):

- un tasso di cambio fisso;
- la libertà dei movimenti di capitale;
- l’autonomia della politica monetaria.

ed eurolandia ha scelto i primi due. Difficile effettuare grandi cambiamenti nella politica fiscale senza il controllo della politica monetaria. Addirittura: la mancanza di politiche fiscali uniformi è stata alla base del fallimento delle unioni monetarie della storia (es l'unione monetaria Latina). Rischia anche di essere la fine dell'Euro in caso di crisi seria (cfr Niall Ferguson "Cash NExus"). Ciònonstante, volendo evitare la disgregazione della neonata moneta unica, è importante che gli SM dell'Europa discutano insieme le politiche fiscali.

Per i motivi elencati, ma non sono i soli, le politiche fiscali si possono modificare in percentuali davvero irrisorie, non consentendo pertanto grossi cambiamenti in un termini di uguaglianza/libertà, ovvero all'interno dei liberalismi.

Non si può fare a meno di chiamare in causa l'economia poichè, a partire dal XIX secolo essa è divenuta, per la prima volta nella storia, disembedded, "staccata" dal corpo sociale e quindi non plasmata più totalmente da esso, ma modificata e modificatrice allo stesso tempo, fine e strumento (può esserlo pertanto di una dottrina politica sia liberale che totalitaria). L'industrialismo è il presupposto di tutto ciò (matrice comune di comunismo e capitalismo).

Quello che si sta producendo oggi in politica, soprattutto sotto una bandiera liberal, è il riconoscimento di una serie di diritti di scarso valore (nozze gay, eutanasia, divorzio, aborto). Spiego meglio quest'ultima affermazione:

riconoscere un diritto particolare è pericoloso perchè significa che lo Stato potrebbe anche non riconoscerlo. Inoltre il riconoscimento arriva sempre quando il diritto ha già in sè la forza di affermarsi (Nietzsche). In tal senso gli strumenti democratici sono subdoli: allungano i tempi dell'affermazione di tale diritto particolare richiedendone una formalizzazione. E moltiplicando diritti che somigliano sempre più a privilegi ("la tutela delle minoranze"). Quello che un vero Stato liberale dovrebbe fare sarebbe non "impicciarsi" - passatemi il termine - delle questioni etiche (dalla droga ai casi citati prima: libertà appunto), e soprattutto restituendo con l'altra mano i soldi ai cittadini (limitandosi alle funzioni assistenziali minime; tra cui ad esempio non è detto rientrino le pensioni), ovvero restituendo loro il principale strumento di potere in un'economia di mercato. Ciò che fa, invece, è aumentare il prelievo decidendo arbitrariamente quali minoranze di pensiero tutelaree quali no; le logiche di queste scelte poi, non legittime a priori IMHO, sono prevalentemente elettorali e di lobby.

-Ma lo stato deve tutelare i cittadini! -, direte, - e ha bisogno dei soldi per questo -. Innanzi tutto non vi sono ragioni per affermare che i cittadini non possano auto organizzare la propria tutela localmente. Inoltre l'evoluzione storica verso la forma statale non mostra questa tendenza alla tutela, ma compromessi che il potere fa col popolo per il potere, che tende a perpetuare se stesso. La società deve esprimere l'etica, non lo Stato. Definendosi laico ha infatti ha rinunciato a questo. Ma non alla propaganda.

Conclusioni è pericoloso trarne da questa scarna analisi, mi limito a ribadire la validità della tesi iniziale.



Iuti