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martedì 29 gennaio 2008

Chimes of Freedom




Far between sundown's finish an' midnight's broken toll
We ducked inside the doorway, thunder crashing
As majestic bells of bolts struck shadows in the sounds
Seeming to be the chimes of freedom flashing
Flashing for the warriors whose strength is not to fight
Flashing for the refugees on the unarmed road of flight
An' for each an' ev'ry underdog soldier in the night
An' we gazed upon the chimes of freedom flashing.

In the city's melted furnace, unexpectedly we watched
With faces hidden while the walls were tightening
As the echo of the wedding bells before the blowin' rain
Dissolved into the bells of the lightning
Tolling for the rebel, tolling for the rake
Tolling for the luckless, the abandoned an' forsaked
Tolling for the outcast, burnin' constantly at stake
An' we gazed upon the chimes of freedom flashing.

Through the mad mystic hammering of the wild ripping hail
The sky cracked its poems in naked wonder
That the clinging of the church bells blew far into the breeze
Leaving only bells of lightning and its thunder
Striking for the gentle, striking for the kind
Striking for the guardians and protectors of the mind
An' the unpawned painter behind beyond his rightful time
An' we gazed upon the chimes of freedom flashing.

Through the wild cathedral evening the rain unraveled tales
For the disrobed faceless forms of no position
Tolling for the tongues with no place to bring their thoughts
All down in taken-for-granted situations
Tolling for the deaf an' blind, tolling for the mute
Tolling for the mistreated, mateless mother, the mistitled prostitute
For the misdemeanor outlaw, chased an' cheated by pursuit
An' we gazed upon the chimes of freedom flashing.

Even though a cloud's white curtain in a far-off corner flashed
An' the hypnotic splattered mist was slowly lifting
Electric light still struck like arrows, fired but for the ones
Condemned to drift or else be kept from drifting
Tolling for the searching ones, on their speechless, seeking trail
For the lonesome-hearted lovers with too personal a tale
An' for each unharmful, gentle soul misplaced inside a jail
An' we gazed upon the chimes of freedom flashing.

Starry-eyed an' laughing as I recall when we were caught
Trapped by no track of hours for they hanged suspended
As we listened one last time an' we watched with one last look
Spellbound an' swallowed 'til the tolling ended
Tolling for the aching ones whose wounds cannot be nursed
For the countless confused, accused, misused, strung-out ones an' worse
An' for every hung-up person in the whole wide universe
An' we gazed upon the chimes of freedom flashing.


L'eretico Don Mauro

Lacrime agli occhi...




lunedì 28 gennaio 2008

Le Rane vogliono un re

Athenae cum florerent aequis legibus, procax libertas civitatem miscuit, frenumque solvit pristinum licentia. Hic conspiratis factionum partibus arcem tyrannus occupat Pisistratus. Cum tristem servitutem flerent Attici,
non quia crudelis ille, sed quoniam grave omne insuetis onus, et coepissent queri, Aesopus talem tum fabellam rettulit.'Ranae, vagantes liberis paludibus, clamore magno regem petiere ab Iove, qui dissolutos mores vi compesceret. Pater deorum risit atque illis dedit parvum tigillum, missum quod subito vadi motu sonoque terruit pavidum genus. Hoc mersum limo cum iaceret diutius, forte una tacite profert e stagno caput, et explorato rege cunctas evocat. Illae timore posito certatim adnatant, lignumque supra turba petulans insilit. Quod cum inquinassent omni contumelia, alium rogantes regem misere ad Iovem, inutilis quoniam esset qui fuerat datus. Tum misit illis hydrum, qui dente aspero corripere coepit singulas. Frustra necem fugitant inertes; vocem praecludit metus. Furtim igitur dant Mercurio mandata ad Iovem, adflictis ut succurrat. Tunc contra Tonans "Quia noluistis vestrum ferre" inquit "bonum, malum perferte". Vos quoque, o cives,' ait 'hoc sustinete, maius ne veniat, malum'.

Mentre Athene fioriva sotto leggi eque, la libertà sbrigliata mise sossopra lo stato , e la licenza ruppe il freno antico. Allora, mentre i partiti delle fazioni cospiravano l'uno contro l'altro, il tiranno Pisistrato s'impadronisce della cittadella. Gli Ateniesi deplorando la triste servitù (non perché quegli fosse crudele, ma perché ogni peso è grave a coloro che non ci sono avvezzi) ed avendo incominciato a lamentarsi, allora Esopo riferì una favoletta così fatta.Le rane, che vagavano nelle libere paludi, chiesero con grandi grida da Giove un re, il quale raffrenasse colla forza i costumi corrotti. Il padre degli dei rise e diede a loro un piccolo travicello, il quale mandato giù spaventò quella razza paurosa col moto e col rumore repentinodella palude. Stando esse nascoste per lungo tempo immerse nel fango, per avventura una trae fuori senza fiatare il capo dallo stagno, e, il re essendo stato da lei esaminato, chiamava fuori tutte le altre.
Quelle nuotano verso il re a gara, il timore essendo stato da loro deposto, e quella turba petulante salta sopra il legno. Cui dopo aver contaminato con ogni specie di insulto, mandarono a Giove a domandare un altro re, poichè quello che era stato dato era buono a nulla. Allora mandò loro una biscia d'acqua, la quale incominciò a pigliarle una dopo l'altra col dente aguzzo. Invano, senza difesa, tentan di sfuggire la morte; la paura soffoca la voce. Danno pertanto di soppiatto incarichi a Mercurio per Giove, affinchè venga loro, rovinate, in aiuto. Allora il dio in risposta: 'Poichè non voleste', disse, 'tenere il vostro buon re, ora tenetevi sino alla fine uno cattivo.' 'Voi pure, o cittadini,' disse Esopo, 'sopportate il presente male, acciocchè un maggiore non venga.'

domenica 27 gennaio 2008

Luttazzi

Luttazzi è un grande secondo me. Forse è attualmente il più grande comico italiano. Tuttavia trovo difficilissimo fargli un complimento: vado sul suo blog e scopro sempre che se li è fatti da solo! Ma non a caso, magari: almeno potrei aggiungere qualcosa. No no, lui si fa i complimenti giusti da solo. Sicchè non mi rimane poi molto da dire.

qualche citazione

"Giulianone" è la mia traduzione in italiano del termine "santorum" e della relativa definizione, proposte dai lettori del Village Voice in un concorso ideato dal columnist Dan Savage ( non è sua la paternità: santorum adesso è un neologismo, e grazie a me in italiano si dice giulianone ).

La mia versione delle battuta di Carlin, che la migliorava, faceva parte della caccia al tesoro ideata per i miei fan..

L'ultima puntata
[di Decameron] è stata un piccolo capolavoro piuttosto inarrivabile. Sta lì. Provate a superarla, se ce la fate, cari professionisti della tv.

Ho impiegato 4 anni per scrivere Decameron. Esigo critici all'altezza*

*nel senso forse che praticamente tutte le puntate erano composte da battute del repertorio degli ultimi 4 anni?

Ribadisco che per me è un grande, ma mi fa troppo ridere il fatto che si faccia i complimenti giusti da solo...

BTW, parlando di fatti miei, pensavo che per avvantaggiarmi nel caso mi butti nel mondo della finanza, di cambiare il mio cognome da Iuticone a Iuticohen....dite che possa aiutarmi?


sabato 26 gennaio 2008

Giovani

Il carro Italia al carnevale di Viareggio e' trainato da vecchi.

Gli ultrasettantenni ci hanno un po' rotto le palle.

La nostra unica speranza per il futuro sono i giovani.

E allora ecco che ripropongo un video

Per ridar fiducia ad una nazione sull'orlo di una crisi di nervi.

Fatevi avanti baldi giovani, siete la nostra unica salvezza!

venerdì 25 gennaio 2008

(poco dopo) Le idi di Gennaio

Io sto con gli ippopotami.


Aspettando un Bud Spencer che sbuchi dal nulla per salvare capre e cavoli, pendono tutti dalla penna del Presidente della Repubblica, che presto sfoglierà la margherita - non la Margherita, ma quella con i petali, che recitano: gli uni "Governo istituzionale", "Elezioni subito" gli altri.


"T'amo, o non t'amo, Italia mia, perdona chi ha fatto sì che finisse così.
(o che finissi così?)
Perdonali tutti, perdonali tutti proprio, perchè tutti ci hanno messo lo zampino.


Perdona chi lastrica la tua strada verso l'inferno, con le sue dannate buone intenizioni; nonostante sia trafitto dallo sconforto, rimango convinto che almeno quelle ci siano state.
Ma tant'è.


Perdona il Don Chisciotte di Reggio Emilia, perdona - ma solo se lo ritieni indispensabile - anche i suoi mulini a vento democristiani, tanto sono in molti quelli che hai perdonato, in questi ultimi secoli.


Perdona chi vuoi, ma stai attenta.
Più perdoni, più sprofondiamo."


Me lo raffiguro mentre pensa così, il nostro Presidente, su una tela di Jacques-Louis David - ma non cavalca nessun cavallo bianco, lui, e al passo del San Bernardo ci vanno i finanzieri, al massimo, a cercare soldi evasi dalle tasse.


Per tutta la giornata di ieri, dichiarazioni alla stampa si sono susseguite a raffica - nel nostro paese tutti parlano e pochi fanno.
Quelli che fanno bene poi, uh.


Lucio Quinzio Cincinnato, tu che sei stato uno degli italiani più nobili di tutti, non potevi nascere un paio di millenni dopo, porca miseria??


Segnalo alcune "chicche" ANSA, partendo dalla fine - tanto non c'è bisogno di nessuna suspence, sappiamo com'è finita.. - che riassumono la giornata di ieri.


1. 23:53 Berlusconi: "Stavolta spero di fare riforma della giustizia"

"L'altra volta ci abbiamo provato, ora spero che si possa fare una riforma della giustizia". Lo afferma Silvio Berlusconi. "Penso - prosegue - che si possa dare agli italiani una giustizia più giusta di quella attuale e farla finita con chi pensa il contrario".


Io leggerei: "Scusa Cuffaro, mi spiace, ma non abbiamo fatto in tempo. Ma a tutti voialtri, state tranquilli, non succederà MAI PIU'!"
Rinnovate i passaporti.


2. 21:57 Berlusconi: "Pensavo Prodi avesse carte coperte"

"Pensavo che Prodi avesse qualche carta coperta, due o tre senatori a favore del governo. Questo non è successo", ha detto Silvio Berlusconi in un'intervista telefonica al TG5. Poi il Cavaliere ha aggiunto: "Quindi non mi spiego come il presidente del Consiglio si sia sottoposto ad una mezza giornata di critiche e di polemiche, che per lui non deve essere stata certo felice".


Mi viene da sorridere, se penso all'ingenuità di Prodi.
Sorrido per poco, poichè l'ingenuità in politica non paga.
Bisogna esse furbi, se meschini meglio.. gretti? ancora di più!


D'altronde - prima o poi lo devo dire - sono sicuro che Prodi sapeva di non avere speranze di avere la fiducia. Forse sperava di poter commuovere e redimere gli scissionisti.
Chi vive sperando..


3. Marini: "Colleghi, non siamo in un'osteria!"


Questi simpatici gaglioffi sono due senatori di An che hanno pensato bene di improvvisare un piccolo party. Il giovinotto a destra si chiama Nino Strano e ha portato anche la mortadella.


Non ci credete?


Mastella? Non so se ha brindato, certo è che si è fatto un cicchettino dopo, tornato a casa sua con la mogl..
Uhm, da solo, mi sa..


4. 16:22 Barbato: non ho sputato o aggredito Cusumano

"Non gli ho sputato e non l'ho offeso. Certo, non l'ho trattato bene, ma non l'ho aggredito". Si difende così il senatore dell'Udeur, Tommaso Barbato, davanti a una selva di telecamere, microfoni e giornalisti, che gli chiede di raccontare come siano andati i fatti in aula che hanno provocato un malore al collega di partito, Nuccio Cusumano. "Ma quello sviene tutti i giorni" ha commentato, precisando "nella maniera più assoluta io non ho sputato, l'ho solo indicato con il dito dicendo traditore."


Ecco, la star del giorno è lui, Tommaso Barbato, uno che.. c'è da dire, non mente mai.



Ma l'avete riconosciuto ad un certo punto il "ragazzo della mortadella" di prima? E' quello che ad un certo punto si alza, e dalla distanza urla: "Squallida checca!" al povero Cusumano, reo di aver votato per la fiducia a Prodi, contro le direttive del suo partito.


Del suo ex partito, pardon. Ovviamente lo hanno espulso subito dopo la votazione.
Curioso personaggio, Nuccio Cusumano.
Non è la prima volta che salva qualcuno - deve aver fatto il boy-scout: un decennio fa salvò Berlusconi contro le direttive del suo partito (il Ppi all'epoca che, manco a dirlo, lo cacciò subito dopo).


5. 10:21 Mussi attacca Veltroni: bel capolavoro politico

"Walter Veltroni ha fatto un bel capolavoro politico". Il ministro dell'Università indica senza mezzi termini le responsabilità politiche del Pd nella crisi del governo Prodi. Il Pd, sottolinea Mussi, "è il partito di maggioranza del centrosinistra ed è stato formato con l'annuncio della costituzione di una grande forza di stabilizzazione dell'esecutivo". Invece, fa notare il ministro, "a tre mesi dalle primarie l'esecutivo è sull'orlo della crisi, i Ds, il maggior partito della sinistra, non ci sono più e con la formula 'il Pd correrà da solo' non c'è più l'Ulivo, non c'è più l'Unione, non c'è più il centrosinistra. Complimenti. Un bel capolavoro politico"


Senza ombra di dubbio, questo Pd non nasce sotto i migliori auspici - non c'è bisogno di
consultare nessuna Sibilla Cumana (o Cusumana che sia).
Vero è che Veltroni non è esente da colpe - prima o poi si poteva immaginare che sarebbe
successa una cosa così, ma i vertici della sinistra non se l'aspettavano così in fretta.


D'altronde, la maggioranza risicata in senato, consegnata a Prodi da una "porcata" di legge - nè più nè meno di come l'ha definita il suo stesso autore, Roberto Calderoli - era una spada di Damocle pendente sulla testa di Prodi già solo se la maggioranza fosse stata compatta, quindi figuriamoci per una coalizione eterogenea come l'ultima.


Mastella, mutatis mutandis, ha detto che non andrà con Berlusconi... ma la politica è una soap opera: si prendono, si tradiscono, si lasciano e poi si rimettono insieme.
The show must go on.


Nel frattempo, Berlusconi sta reclutando nuovi amici, oltre ai fedeli leghisti: oltre a Dini, adriano tilgher, già responsabile di avanguardia nazionale negli anni '70 e che è stato condannato per
ricostituzione del partito fascist
a.


Gli ippopotami della prima riga di questo lungo "sfogo" siamo noi, gli italiani, e più che un Bud Spencer ci serve un Deus ex machina, poichè un conto sono le opinioni, un conto sono i fatti, ed i fatti dicono che il governo Prodi ha sensibilmente migliorato i conti pubblici, come sottolineato da Joaquin Almunia, il commissario europeo agli affari economici e monetari - ma il nostro debito pubblico cresce sempre di più con dei tassi di interesse giornalieri mostruosi.
Quantomeno si stava cercando di riparare ai danni fatti da Tremonti.


Mario Draghi, che dovrebbe risollevare la nostra economia e "piazzare bene" il fardello Alitalia? Su di lui ha fatto diffondere una nota Cossiga:
"Sembra che Mario Draghi, già socio della Goldman & Sachs, nota grande banca d'affari americana, oggi governatore della Banca d'Italia sia il vero candidato alla presidenza del Consiglio dei ministri di un governo istituzionale. E così avrà modo di svendere, come ha già fatto quando era direttore generale del Tesoro, quel che resta dell'industria pubblica a qualche cliente della sua antica banca d'affari"


Mediti, signor Presidente, mediti.


Gustavo.

venerdì 18 gennaio 2008

Rejected



Hilarious!

mercoledì 16 gennaio 2008

Wikipedia ...

Flatulenza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Collabora a Wikiquote « Ed elli avea del cul fatto trombetta »

La flatulenza è una miscela di gas (prodotta dai batteri simbiotici e dai lieviti che vivono nel tratto gastrointestinale dei mammiferi) e di particelle aerosolizzate di feci rilasciata sotto pressione attraverso l'ano con un caratteristico suono e un odore sgradevole.

Indice

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Quantità e componenti [modifica]

L'uomo rilascia mediamente dai 0.5 a 1.5 litri di gas al giorno suddivisi in 12-25 flatulenze circa. Una flatulenza è composta principalmente da gas inodori come l'azoto (ingerito), l'ossigeno (ingerito), il metano (prodotto da archea anaerobici), il biossido di carbonio (prodotto dai batteri anaerobici o ingerito) e l'idrogeno (prodotto da alcuni e consumato da altri). L'azoto è il principale gas rilasciato. Nonostante il metano sia popolarmente associato alle flatulenze, le prove scientifiche dimostrano che due terzi degli esseri umani non rilasciano metano nelle loro flatulenze. Il metano e l'idrogeno sono infiammabili, perciò alcune flatulenze, se innescate, possono prendere fuoco. Il gas rilasciato ha di solito un cattivo odore che deriva principalmente da una piccola percentuale di acidi grassi come l'acido butirrico (odore di burro rancido) e da composti di zolfo come il solfuro di idrogeno (odore di uova marce) e il solfato di carbonile che sono il risultato della scomposizione delle proteine. L'incidenza di componenti odorose nelle flatulenze aumenta negli erbivori, come i bovini, agli onnivori ai carnivori, come i gatti.

Cause [modifica]

Il gas intestinale è formato al 90% da cause esogene (aria ingerita attraverso il naso e la bocca) e al 10% da cause endogene (gas prodotto nel tratto digestivo). I gas endogeni sono generati come un sottoprodotto della digestione di certi alimenti. I cibi che provocano flatulenza sono solitamente ricchi di carboidrati complessi (specialmente oligosaccaridi come l'inulina) e comprendono fagioli, latte, cipolle, patate dolci, scorze di agrumi, formaggio, castagne, anacardi, broccoli, cavolo, carciofi, avena, lievito presente nel pane, ecc. Un eccessiva flatulenza provoca motilità intestinale e quindi feci liquide.

Nei fagioli, i gas endogeni sembrano derivare dagli oligosaccaridi, carboidrati resistenti alla digestione: essi passano attraverso l'intestino superiore pressoché inalterati, e quando raggiungono l'intestino inferiore vengono assaliti dai batteri che se ne cibano, producendo abbondanti quantità di gas.

Meccanismo d'azione [modifica]

Il rumore comunemente associato alle flatulenze è causato dalla vibrazione dell'apertura anale. Il suono varia a seconda della tensione dello sfintere e della velocità del gas espulso e anche per mezzo di altri fattori come l'umidità e la quantità di grasso corporeo.

La flatulenza giunge all'ano con lo stesso meccanismo delle feci, causando una sensazione simile di urgenza e disagio.

Rimedi [modifica]

Dietetici [modifica]

Alcune spezie neutralizzano la produzione di gas intestinali, specialmente cumino, anice e gli affini curcuma, assafetida e kombu (un'alga marina detta anche kelp utilizzata nella cucina giapponese).

Alcune persone dichiarano che riducendo l'apporto dei carboidrati più raffinati (come quelli contenuti nel riso, nella pasta, nelle patate e nel pane) la quantità di flatulenze può diminuire sensibilmente.

Anche i probiotici (yogurt, kefir, acidophilus, bifidus, ecc.) e i prebiotici possono ridurre la flatulenza se usati per ristabilire l'equilibrio della flora intestinale; usati in eccesso, tuttavia, possono creare uno squilibrio che aumenterebbe la flatulenza.

È stato riportato che anche le tavolette di carbone vegetale sono efficaci nel ridurre l'odore e la quantità delle flatulenze se prese subito prima dei pasti.

Farmacologici [modifica]

Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi le avvertenze

L'integrazione di enzimi digestivi può ridurre sensibilmente la quantità di flatulenze se queste sono causate da alcune componenti non digerite dei cibi. Gli enzimi lattasi, lipasi, proteasi, cellulasi, saccarasi, invertasi, diastasi di malto e pectinasi sono disponibili, da soli o in combinazioni, nei prodotti commerciali. Quando non interessano la produzione stessa dei gas intestinali, agenti con una bassa tensione superficiale possono ridurre le spiacevoli sensazioni legate alla flatulenza, aiutando il dissolvimento dei gas in materia liquida o fecale.

È anche utile ingerire piccole quantità di liquidi acidi insieme ai pasti, come succo di limone o aceto, per stimolare la produzione di acido cloridrico, che a sua volta incrementa la produzione di enzimi. Questo facilita la digestione e può limitare la produzione di gas.

Cosmetici [modifica]

Biancheria intima e imbottiture al carbone attivo possono effettivamente ridurre gli odori delle flatulenze, ma questi prodotti non attutiscono il suono. Maggiore sicurezza si può ottenere con l'uso di deodoranti e profumi. Bisogna prestare attenzione alla scelta del profumo usato per combattere l'odore, con note floreali e agrumi piuttosto che muschio, che potrebbe mettere in risalto l'odore sgradevole.

Effetti sulla salute [modifica]

Come normale funzione del corpo, l'emissione di flatulenze è un importante segnale di normale attività intestinale e non deve essere fonte di vergogna. Non vi è nessun danno nel trattenere le flatulenze. La flatulenza non è velenosa, è una componente naturale dei vari contenuti dell'intestino. Comunque, può svilupparsi del disagio dovuto all'accumulo della pressione dei gas. In teoria, trattenendo le flatulenze si può verificare una distensione patologica dell'intestino che può condurre alla stipsi.

Negli animali [modifica]

Di fatto tutti gli animali emettono flatulenze, compresi molti invertebrati. Anche gli uccelli, i vermi, i pesci e i rettili emettono flatulenze.

Impatto ambientale [modifica]

Il bestiame è un fattore che contribuisce significativamente all'effetto serra, incidendo per il 20% sulle emissioni globali di metano[citazione necessaria]. Meno del 10% delle emissioni totali di gas serra è prodotto dalla flatulenza degli animali[citazione necessaria]. Il bestiame della Nuova Zelanda influisce al 60% sulle emissioni di gas serra del paese[citazione necessaria]. Il bestiame australiano contribuisce approssimativamente al 14% nelle emissioni di gas serra dello stato[citazione necessaria].

Il premio Nobel Barry J. Marshall ha progettato un catalizzatore anale da innestare nell' ano degli animali per abbattere le emissioni gassose, mentre il primo ministro australiano John Howard ha proposto l' innesto di condutture a tenuta stagna che dall' ano degli animali portino le emissioni direttamente ai rigassificatori più vicini.

La flatulenza nella letteratura, nell'arte, nel costume [modifica]

Quando la flatulenza fa spot
Un fenomeno naturale - e scatologicamente pertinente - come la flatulenza non poteva passare inosservato neppure per la creatività dei pubblicitari televisivi che, in tempo diversi, hanno fatto ricorso - in chiave evidentemente comica - ad una sua rappresentazione grafica (e sonora) per reclamizzare i prodotti più disparati, come patatine fritte, caramelle al mentolo e griffe di moda. Sulla scia delle imprese del Gigante Gambipiombo[1], personaggio della fantasia destinato all'infanzia, per tali spot pubblicitari sono stati usati sia cartoni animati con simpatici animaletti sia attori in carne, ossa, e aria[2].

In molte culture, la flatulenza è vista come imbarazzante e scortese; ciò è anche dovuto al fatto che si tratta di un argomento tabù, e quindi un soggetto naturale per il cosiddetto toilet humour. È il motivo per cui, in molti ambiti, ci si sforza di trattenere un peto in pubblico, assumendo posizioni tali da occultarne eventualmente il rumore e l'odore.

La flatulenza può essere considerata comica dalla gente, a causa sia del suono sia dell'odore prodotto. È pratica goliardica e cameratesca, diffusa soprattutto tra gli adolescenti, il dare fuoco ai peti.

È curioso che in condizioni di privacy, un certo numero di persone prova piacere nell'annusare l'odore della propria flatulenza (petofilia)[citazione necessaria].

Letteratura e arte [modifica]

  • La flatulenza ha avuto un ruolo nella letteratura sin dalla notte dei tempi, come nel Gargantua di Rabelais dove si legge numerose volte la parola peto (scoreggia).
  • Nel Satyricon di Petronio Arbitro (I secolo) Trimalchione intrattiene i suoi convitati con una lunga dissertazione sull'argomento, in cui tra l'altro menziona la teoria che trattenere le flatulenze sia nocivo.
  • Nella Divina Commedia di Dante l'ultima riga dell'Inferno - Canto XXI recita: ed elli avea del cul fatto trombetta, in questo caso l'uso di questa naturale funzione corporea messa in atto dal diavolo Barbariccia, significa l'estremo dileggio di costui verso il suo antagonista.
  • Nel Racconto Di Miller (uno dei I racconti di Canterbury di Chaucer) il personaggio Nicholas fa sporgere il suo posteriore da una finestra e scorreggia in faccia al suo rivale Absalom. Absalom marchia quindi il sedere di Nicholas con un attizzatoio ardente.
  • Nell'Ulisse di James Joyce il personaggio principale Leopold Bloom fa un vento nel capitolo "Sirene".
  • Ne "I Miserabili" Victor Hugo fa scoreggiare una pingue prostituta: "quattuor denarios aut unum bombum"
  • Ne La Terre (il quindicesimo volume della serie Les Rougon-Macquart) di Emile Zola, Fouan il maggiore può scorreggiare a comando e può vincere bevande gratis scommettendo sulla sua abilità.
  • In "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Erich Maria Remarque un soldato scoreggia commentando "ogni fagiolino fa il suo versino".
  • Alcune persone, come Le Pétomane, hanno portato la flatulenza sulle scene in show singoli.
  • Nel cinema, lo scoreggiare era spesso riservato a film per soli adulti, ma è ora una fonte accettata di umorismo anche in film per bambini.
  • Nel monologo Sesso con Luttazzi, il comico satirico Daniele Luttazzi elenca i 5 fatti poco noti sulle scoregge:
Collabora a Wikiquote « [...]
  1. Forse non ci avete mai pensato, ma attenzione: le scoregge sono merda senza massa. [...]
  2. Esistono cinque tipi di scoregge: quella sonora e piena, quella doppia, quella sottile e compressa tipo Solex, quella umida o autunnale (che alla fine ti brucia anche un po') e quella larga e soffice. Le donne producono di solito scoregge umide.
  3. Più silenziose sono, più puzzano. E questo chiunque abbia fatto un campeggio in vita sua, lo sa. [...] Lo conferma l'esperimento di Carnap: se si fa una scoreggia rumorosa in una stanza insonorizzata, puzza di più.
  4. Le scoregge degli altri fanno cattivo odore, le tue invece no. Puzzano sempre giuste. Ne fai una (pròot!), la annusi (sniff), e dici: «Mmm, però!»
  5. Le scoregge hanno un'identità. Se due persone sono a letto, e una delle due scoreggia, tutt'e due sanno chi è stato »


Curiosità [modifica]

  • Nel film comico Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks si assiste ad una scena memorabile di peti fatti da un gruppo di cowboys. Lo stesso Brooks interpreta il Governatore William J. -LePetomaine-.
  • Le Petomane, "Il Petomane", era un apprezzato artista francese del diciannovesimo secolo che si esibiva emettendo flatulenze. La sua storia è narrata parodisticamente nel film Il petomane con protagonista Ugo Tognazzi.
  • Edward De Vere, conte di Oxford, emise una flatulenza mentre giurava fedeltà alla regina Elisabetta I e andò di conseguenza in esilio autoimposto per sette anni. Si dice che al suo ritorno, la regina rassicurò Vere dicendo: "Mio Lord, avevo completamente dimenticato la scoreggia".
  • L'imperatore Claudio passò una legge che legalizzava lo scoreggiare ai banchetti senza preoccupazione per la salute della gente. C'era una diffusa convinzione errata che la gente potesse avvelenarsi trattenendo una scorreggia.
  • Alvaro Vitali, in un suo film, espone una sua personalissima "classificazione delle scoregge", individuandone tre tipi, che chiama, onomatopeicamente: "Pasquale", "Alfonso" e "Roberto Bracco".
  • Recentemente, uno studio inglese ha dimostrato che i peti delle mucche hanno una composizione simile ai gas serra, e producono inquinamento atmosferico, favorendo appunto il fenomeno dell'effetto serra[citazione necessaria].
  • Nella parte finale del celebre film "Gli schizzacervelli", di Peter Jackson, si può trovare un brioso intestino umano che si diletta nell'emettere sporadicamente flatulenze contro i protagonisti.

Voci correlate [modifica]

  • Flato vaginale, spesso emessa durante o dopo l'amplesso.
  • Rutto l'emissione rumorosa di aria dalla bocca

Sinonimi [modifica]

Bomba, Boni, Bronza,Bronzaccia Caloffa, Cagotto, Carda, Careddu, Catuzza, Ciuffu, Cioccolatina, Chiappo, Concia, Conte, Corra, Correggia, Crapa, Cricotto, Cureggia,Cureia, Delgra, Faloppa, Fiato de dietro, Filippo (silenziosa), Flato, Flatulenza, Frolla, Gianda, Iura,Iuppa Legna, Leonessa, Limitrofa, Loffa, Loffia, Luffa, Luisa, Lumera, Lumino (silenziosa), Minato, Moffa, Nera, Nodo, Paolo,Pavana, Pernacchia, Peto, Perdo, Pepito, Pera, Pereta, Petro, Petozia, Petarlata, Petto, Pluffa, Pirito, Piloffa, Pipito, Pitara, Piro, Piretto, Pirdo, Pietro (rumorosa),Polla Porra, Prut, Prutto, Pruttotto, Puzza, Puzzetta, Puttino, Quaglia, Quarzo, Qureia, Radiolona, Randone, Renza, Renzone, Rutto Anale, Salda, Santa, Sbronza, Scorreggia (dal greco σκώρ), Scorengia, Scorza, Scurza, Scorra, Scoresa, Scora, Scucchia, Scuregia, Scureggia Sguacca, Squiccio, Squreia, Suffo, straione (straiare), Svincia, Tate, Troddio, Trippo, Tromba, Tia, Toro, Tortora, Ventino, Vento.

martedì 15 gennaio 2008

lunedì 14 gennaio 2008

Penultima Notizia

The Washington Square Park Drug Dealers Guild called a three-week general strike after ten new surveillance cameras were installed by the police.

Panic among the tourists.

Road to Zion

Damian Marley featuring Nas

giovedì 10 gennaio 2008

mercoledì 9 gennaio 2008

martedì 8 gennaio 2008

Innamorato

Sono innamorato, ebbene si. Ricordo benissimo il giorno del nostro incontro, un anno fa. Lei mi guardava, io guardavo lei. Lei era bellissima, io un po’ meno. Fu amore a prima vista, in metropolitana. Capii’ al volo che sarebbe stata la donna della mia vita. Se solo le avessi chiesto il numero...

E invece no, mi ero incantato fissando la foto di un piede butterato e deforme che puo’ essere curato a poco prezzo chiamando in qualsiasi momento il Dottor Flatfoot, a voce alta, nel secondo vagone della metropolitana. Quindi niente numero, lei e’ scesa la fermata successiva e io ero un po’ preso male.

Ero preso malissimo in realta'. Mentre mi incazzavo con il piede butterato e minacciavo di tagliargli le unghie col trinciapolli, una graziosa ragazza comparsa dal nulla mi ha chiesto il numero, dicendo che si chiamava Samantha e si era innamorata di me, a prima vista. Impossibile, ho pensato subito, sara’ una candid camera.

Alla fine le ho dato il numero, ma non il mio. Le ho dato quello del mio vicino Sergio Piva, che mi e’ sempre stato sul cazzo. Diabolico!

E questo e’ quanto, io sono sempre innamorato, Samantha e il Piva si sono messi assieme e il Dottor Flatfoot e’ scomparso dopo che gli ho dato un anticipo di sette dollari per operare il piede butterato della foto.

Il povero piede e' rimasto deforme e io continuo a fissarlo, incantato.

A. Nonimo

lunedì 7 gennaio 2008

A Brief History of the USA



Bowling for Columbine, Michael Moore

sabato 5 gennaio 2008

Finestra Di Notte

Rumori di auto, lontani
echi di vita,
per me solo rumori lontani.

Passi di tacchi in cammino,
ritmo di vita
nel silenzio dei rumori lontani.

Rombi di auto, vicine
grida di vita
che guardo, muto
nel silenzio dei rumori lontani.



A. Nonimo, Estate 2005