'>

venerdì 16 febbraio 2007

L'intellettuale


L’intellettuale e’ colui che ha intelletto. L’intelletto e’ la facolta’ di creare delle idee generali dopo averle criticate e distinte mediante il giudizio.

In molti, e a volte anch’io, amano classificare l’intelligenza. Tizio e’ piu’ intelligente di Caio. Sempronio poi e’ proprio un cretino. L’intelligenza pero’ non e’ una caratteristica ordinabile. Quantomeno in assoluto. La facolta’ di creare delle idee generali e’ comune a tutti gli uomini: un idea e’ un immagine proiettata in mente. Confrontando piu’ immagini l’uomo formula un giudizio, volente o nolente. Tizio e’ piu’ alto di Caio. Sempronio, sempre sfigatissimo, e’ un nano. Con altezza di solito intendiamo la distanza che separa l’ultimo ciuffo di capelli dal secondo dito del piede destro, e cio’ si riesce a giudicare discretamente anche ad occhio nudo (supponendo che i nostri sensi non si stiano prendendo gioco di noi, cosa per altro alquanto possibile).

Come giudicare pero’ l’intelligenza? Cosa rende Tizio piu’ intelligente di Caio? La quantita’ di idee prodotte, la velocita’ con cui si formulano tali idee, la loro originalita’?
In base ad ognuno di questi aspetti si puo’ formulare un giudizio: Tizio sviluppa tantissime idee differenti, Caio le partorisce molto in fretta, Sempronio ha una sola idea ma e’ l’unico al mondo ad averla. Ma chi e’ piu’ intelligente? Non si puo’ dire in termini assoluti. Prima di tutto le intelligenze a confronto si devono manifestare; devono diventare azione. Dopodiche’ noi assimiliamo le azioni di cui siamo stati testimoni (e nn l’intelligenza in se`, nota bene!) e le trasformiamo in idee. A questo punto analizziamo criticamente le immagini da noi create e formuliamo un giudizio. In base a questo giudizio di solito decidiamo che Tizio e’ piu’ intelligente di quell’imbecille di Sempronio. La decisione a cui arriviamo e’ prodotta dal nostro intelletto. Diversi intelletti possono dare valore divero alle varie forme in cui prende corpo l’intelligenza. Non si puo’ quindi aspirare ad una classificazione universale dell’intelligenza; ma neanche locale, settoriale, temporale, spaziale. Una valutazione di intelligenza sara’ sempre prima di tutto personale, soggettiva.

L’intelligenza puo’ esternarsi in un numero infinito di modi: qualsiasi azione umana e’ frutto di un processo intellettivo, spesso inconsapevole. Nel decidere come scartare due difensori, un calciatore come Francesco Totti mette in atto un idea che e’ risultato di un istantaneo processo di notevole acume intellettivo. L’esito magistrale dei suoi dribbling dimostra come il processo critico di formazione dell’idea e la sua messa in pratica siano perfetti, geniali, “intelligenti”. Nonostante non sappia l’italiano, Totti e’ quindi un intellettuale di alto spessore.

Se Totti e’ un intellettuale, sfido chiunque a trovar qualcuno che non lo sia.

(F)

10 commenti:

Iuticohen ha detto...

Siamo tutti belli
Siamo tutti furbi
Siamo tutti artisti

Ne sei sicuro? ;)


(I)

Iuticohen ha detto...

Sicurissimo!

A te piacciono i travoni? a me no. molti li schifano. Molti pero' li adorano. Quindi per alcuni sono belli.

I furbi lasciamoli stare. Per me furbo non e' un complimento. in ogni caso vale quanto sopra.

Siamo tutti artisti? Certo cazzo! Cos'e' l'arte? E' un attivita' umana. Qualsiasi attivita' umana materiale puo' esser arte quando provoca un emozione.

(F)



"L'arte è la più intensa manifestazione d'individualismo che il mondo conosca."

"L'emozione per amore dell'emozione è lo scopo dell'arte; l’emozione per amore dell'azione è lo scopo della vita"

Oscar Wilde

Iuticohen ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Iuticohen ha detto...

Ma dai...cosa vuoi dimostrare con tutto ciò? Che tutto è relativo? Si sapeva già (Einstein). Il fatto è che bellezza, intelligenza ecc, cono termini inventati dagli uomini, convenzioni potremmo dire, e perciò il criterio di applicazione degli stessi spetta alla società non al singolo (come fai tu). Nascendo essi da un esigenza sociale, quella di intendersi, non ha senso distruggerli dimostrando la loro universale applicabilità, perchè in tal modo perdono la loro ragion d'essere.

(I)

Iuticohen ha detto...

Io nn voglio dimostrar nulla, rispondo solo alla tua domanda. :)

se si sapeva gia' che tutto e' relativo
perche' ti ostini a sostenere il contrario?

la societa' decide cosa e' bello?
no! al massimo la cultura dominante cerca di imporre i propri criteri di bellezza (come la propria concezione di intelligenza). Ogni individuo sviluppa una propria sensibilita', un proprio parametro di giudizio, alla luce di quello dominante, ma non per forza in accordo con esso.

Non e' bello cio' che e' bello ma e' bello cio' che piace.

Valutare il bello o apprezzare un'"intelligenza" non sono affatto esigenze sociali. Un'esigenza sociale e' la giustizia, senza la quale ci sarebbe il caos. Posso benissimo intendermi con uno a cui piacciono i travestiti, con uno che ha un gusto per me terribile, con uno che tutti considerano scemo, o con uno che considera intelligente uno che io considero scemo.
Ho piu' problemi a rapportarmi con uno che invece di rispondermi a parole mi accoltella.

La bellezza come l'intelligenza hanno la propria ragion d'essere nell'individuo. Se per me una cosa e' bella, e' bella e' basta. E per me e' universalmente bella. Ma per me! Non posso pretender che lo sia per tutti.

E dici: e quindi?

quindi niente, solo teniamo presente che Bellezza e Intelligenza con le iniziali maiuscole si possono trovare solo sul dizionario.

Tutto puo' esser considerato bello.
Tutti possono esser considerati intellettuali.

(F)

Iuticohen ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Iuticohen ha detto...

infatti mi sono corrette nel commento sopra dicendo:
Tutto puo' esser considerato bello.
Tutti possono esser considerati intellettuali.

tutto il mio post e' proprio nato dal sentimento che l'uso che si fa della parola intelligenza si e' molto distanziato dal suo significato originario, concettuale. E con troppa pienezza di se' molti giudicano una persona scema e un'altra intelligente. (ripeto, anch'io tendo a farlo, e' normale, ma a volte mi sta sul cazzo)

L'immagine di Totti intellettuale e' secondo me perfetta per render l'idea di questa distanza tra l'uso che si fa della parola e il suo significato originario.

Molta gente benpensante crede che l'intelligenza sia solo il sapere tante cose, l'aver letto libri noiosissimi, l'avere un ottima proprieta' di linguaggio, l'aver successo, etc etc...

Trovo cio' molto snob e non mi piace.

Tutti possono aver interessantissimi doti intellettuali, che la gente neanche prende in considerazione.

A me piace ricercarli.

(F)

Iuticohen ha detto...

in questo senso sono perfettamente d'accordo con te

che trash che siamo a farci i commenti tra noi :-D

(I)

Unknown ha detto...

Ehm...Hey rigashish
lungi dal volermi interporre nelle vostre disquisizioni intellettuali sulla relatività del bello, volevo solo farvi notare che...ecco, non so come dirlo...non vi pare che il tutto si svolga... accidenti non ci riesco...non prendetevela eh...vabè ve lo dico così crudo: state dialogando accanitamente tra di voi ma nessun altro al mondo legge questo blog!
ecco l'ho detto.
e ve lo dico con la convinzione che sia un peccato che tali riflessioni restino chiuse tra chi le ha elaborate.

A.d.L.

Iuticohen ha detto...

uomo sei praticamente il primo a cui abbiam dato l'indirizzo...

e noi dialoghiamo via mail via skype via messenger e ora pure via blog.

problemi???

:P

ahahahah

f