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mercoledì 11 luglio 2007

Il Professor Dal Tronde

L'illuminato Professor Dal Tronde ha di recente dimostrato che e' possibile concepire l'universo come una scoreggia insospettabilmente "vestita". Una di quelle che lascia il segno, per intenderci.
Il ragionamento procede per assurdo: se l'universo fosse una scoreggia nuda farebbe molto piu' freddo, quindi l'universo e' una scoreggia vestita. Per la sua scoperta rivoluzionaria, che spiegherebbe anche il global warming, il Dal Tronde e' stato premiato come scienziato del secolo dalla prestigiosa associazione Scienza, Coscienza e Pan di Spagna.
Intervistato dalla RSBT (Radio San Benedetto del Tronto) il Dal Tronde e' apparso in stato confusionale e ha risposto "Merda!" a tutte le domande. Al termine dell'intervista l'esimio professore e' stato visto scambiare alcune parole con la Dottoressa Rosa Cappero. Secondo indiscrezioni lui le avrebbe dato la parola teleologia in cambio di due aggettivi: sornione e trafelato.
La storia del Dal Tronde e' affascinante quanto un film dei Vanzina: banalita', parolacce e tette al silicone sono i suoi passatempi preferiti. In terza media il Dal Tronde viene ingiustamente espulso dalla scuola per aver condotto un originale esperimento nel tentativo di misurare la lunghezza dell'intestino umano, inserendo una riga di metallo nel retto di una sua compagna. Nonostante questa pratica sia oggi giorno molto diffusa tra i Medici Senza Remore, il mondo a cui si rivolgeva il giovane Dal Tronde non era ancora pronto ad accettare i copiosi rivoli di sangue che tingevano il pavimento della classe durante i suoi esperimenti.
L'espulsione dalla scuola e' una ferita che ancora brucia tra i ricordi del professore: per cancellare il trauma, il Dal Tronde si e' di recente sottopposto ad una terapia intensiva a base di metadone. La cura non ha pero' funzionato perche' il metadone si e' rifiutato di collaborare. Il Dal Tronde ha annunciato con determinazione che intende ora provarci con l'eroina. Se anche l'eroina non ci sta, andra' a puttane.
Sui libri di storia, si perdono le tracce del Dal Tronde fino ad uno sfortunato lunedi' del 1988, quando appare sullo sfondo di una foto ricordo degli alpini in un giornale della provincia di Brescia, Valli e Scavalli. La foto immortala il professore mentre mangia uno scoiattolo vivo per studiarne le reazioni. Il Dal Tronde viene arrestato poco dopo lo scatto per aver ruttato prepotentemente in faccia all'alpino piu' anziano del battaglione, uccidendolo sul colpo.
Perseguitato da una societa' che non riconosce il suo incommensurabile valore intellettuale, il Dal Tronde tenta invano il suicidio lasciandosi precipitare dal tetto della sua casa delle bambole. Barbie lo denuncia per disturbo della quiete pubblica e lui per ripicca le attacca le gambe al posto delle braccia e la abbandona sul marciapiede, nuda.
Stufo di vivere una vita gia' vissuta da qualcun altro in una dimensione spazio-temporale parallela, il Dal Tronde attraversa l'oceano a nuoto tre volte e mezzo prima di sbarcare su una spiaggia svizzera, dove prende il sole per due mesi e novantatre' giorni, senza crema solare. Scambiato per un immigrato clandestino nordafricano, l'ustionato professore viene deportato in Marocco, dove viene stuprato da un'orda di ragazzine semi-nude e minorenni durante un concerto di Justin Timberland. Finito il concerto il Dal Tronde viene sbattuto in carcere per atti osceni in luogo pubblico e questa volta a stuprarlo non sono piu' le ragazzine.
Uscito di prigione, scosso da una vita sempre all'avventura e tormentato dai lancinanti dolori che lo colgono mentre cerca di defecare, il professore decide di tornare a dedicarsi alla scienza e, lasciando perdere le righe di metallo, si dedica a tempo pieno allo studio dell'espansione dell'universo.
La scoperta che lo ha reso famoso e' ovviamente giunta per caso. Come Newton capi' il segreto dell'attrazione gravitazionale vedendo una mela cadere al suolo, cosi' il Dal Tronde ha dato un senso all'universo ficcando letteralmente il naso nelle proprie mutande sporche. L'odore di cui erano permeate corrispondeva esattamente all'odore di fondo dell'universo, percepibile a naso nudo solo da Lapo Elkan.
Nonostante sia ora una celebrita' fotografata da tutti i giornali scandalistici del mondo, il Dal Tronde non si e' mai potuto montare la testa perche' non sa come fissare il cervelletto alla calotta cranica.
Il resto e' storia contemporanea e siccome al liceo non si fa mai in tempo a studiarla, non ho piu' nulla da aggiungere.
Vi lascio con la speranza che un giorno tutti possano ficcare il naso nelle mutande sporche dell'illustre professor Dal Tronde. O anche nelle proprie, ma senza sfilarsele.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

minchia fuma che rivelazioni sconvolgenti... cioè, voglio dire, un illuminato incompreso!!!
e pensare che io ero anche abbonata di Valli e Scavalli, marò!!!

Guardamilano ha detto...

grande!
Valli e' Scavalli e' l'unico giornale indipendente rimasto in italia.
peccato abbia una circolazione di 180 copie.