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giovedì 29 maggio 2008

Indiana Jones 4

Fa schifo. Fim completamente idiota. Prend0 una recensione da questo link che illustra bene cos'è il film. Probabili SPOILER

http://www.badtaste.it/forum/index.php/topic,22.msg77901.html#msg77901


L'Arca e il Graal sono una cosa, il teschio alieno un'altra...
Dov'è il ''misticismo'', l' ''esoterismo'' la tensione di avere a che fare con potenze incontrovertibili (Dio)?
Niente, gli alieni che non si capisce se son buoni (insegnano ai maya e hanno il buon gusto di andarsene a fine film asd) o meno (il teschio ''dice'' a Indy che controlleranno le menti del mondo intero).
Perchè le parti finali del primo e del terzo erano così cariche di pathos, così ben congeniate e così accattivanti mentre qui sembra che non si veda l'ora di finirla con le parole per passare all'azione (leggasi FX)?
Perchè, anche nel secondo, c'è una ''solenne'' preparazione al finale mentre qui ci si arriva legando gli eventi con un inseguimento lunghissimo e francamente dopo un po' esagerato (il salto finale con calcolo di atterraggio sulla pianta con calcolo elasticità e rinculo sui russi, il pezzo dell'uomo scimmia - atroce!-, la disboscatrice pluviale...)?
Perchè nel primo c'è un casino per localizzare il medaglione, la stanza del plastico e il pozzo delle anime, nel terzo per recuperare i frammenti della mappa, il babbo, il diario e la gola con il nascondiglio del Graal, mentre qui hanno tutto sotto gli occhi, non devono far altro che seguire le indicazioni che già hanno, fare riflessioni da due cents in loco e trovare in 3 ore quello che in 400 anni è stato accuratamente nascosto (soprattutto la cascata a forma di teschio sarà passata inosservata a tutti per 2000 anni!)?

Come già scritto da qualcuno, tutto accade quasi precipitosamente, l'azione si spintona da sola e le cose succedono e basta.
Non c'è una vera ricerca, non c'è dietro un gran lavoro...
Pochi dialoghi veramente interessanti, poco umorismo intelligente e autoironico come ai vecchi tempi (ok, la parabrezzata all'inizio e il serpente dopo... ma citare sè stessi lo trovo un basso espediente).
E in generale una sceneggiatura troppo dipendente dai momenti d'azione che legano le parti del film.

I personaggi poi...
Sia la russa (ucraina) che la spia gay (con quei baffi e quel fazzoletto al collo negli anni 50...) non sono caratterizzati per nulla, non hanno un momento di ''presentazione'' (che non deve per forze essere all'inizio) ma solo di azione... Belloch nel primo e Donovan nel terzo erano perfettamente tridimensionali nonostante non avessero che un paio di scene "importanti" a testa (finali esclusi ovviamente).
Marion riemerge dalla tenda dopo 30 anni, ne dice un paio e a parte uno scambio di battute sul furgone finisce praticamente là.
Coso lì, John Hurt, poi... è semplicemente un vecchio rincoglionito amico di indy dai tempi della scuola...
E la fregatura è che questo è tutto quello che si può dire su di lui!
Mudd, bo?
E' un meccanico, spadaccino, teddy boy...
Detto ciò stop, non mi pare affatto il degno erede di Indy (per inciso se decidessero di fare altri film con il figlio protagonista io non farò mezzo passo per andare a vederli).


Non è all'altezza degli altri 3 film, e ci metto anche "Il Tempio Maledetto" che all'epoca voleva presentarci un lato più classicamente avventuroso del personaggio (dive dell'avanspettacolo - la moglie di Spielberg su cui ho sbavato anche in "Black Rain", che topolona! -, ambientazioni orientali, sette esoteriche ecc...), poco ma sicuro.

Classifica del sottoscritto:

_"I Predatori dell'Arca Perduta" pari merito con "L'Ultima Crociata" (per molti versi, imho, il più riuscito)
_"Il Tempio Maledetto"
..
..
_"Il Regno del Teschio di Cristallo"

Infine, per chiarire per bene la mia posizione, è giusto specificare un dettaglio non sorprendente ma che serve a esemplificare il mio sentire: i primi due film di Indy li ho visti da piccino in tv, il terzo al cinema che avrò fatto la terza elementare, quindi in un modo o nell'altro quei tre lavori ce li ho dentro, li ho assimilati totalmente e ormai, volente o nolente, fanno parte del mio bagaglio.
Avendoli apprezzati per la prima volta da piccolo li ho "accettati" in blocco e crescendo li ho sempre visti con l'occhio di chi si va a rivedere un film amato.
Questo l' ho visto ex novo a 27 anni, e ho rilevato tutte le manchevolezze di cui sopra che me lo hanno fatto "digerire a fatica" sin da subito...

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