Giunsi a Niu iorc siti una settimana fa. Da allora sembrano passati sette giorni, eppure in realta` sono passate 168 ore. New York e` anche questo, qui il tempo non esiste o, per essere piu precisi, esiste. Qui i bambini sono tutti intelligentissimi, e conoscono perfettamente l'inglese!!
La guerra, ha detto qualcuno, e` il modo in cui Dio insegna agli americani la geografia, ma evidentemente non ne hanno fatte abbastanza - lo so, sembra incredibile, ma e` cosi` ( 'how long does it take come here frome Europe, 2 days?' ). E siccome non e` bello prendere 3 interrogati da Dio in persona, bisognera` che provvedano.
Il melting pot razziale e` ben evidente qui: bianchi, neri e gialli stanno tutti nella stessa citta`, ognuno nei propri quartieri. Si tollerano, non e` che si amino. Gli ebrei non sono tanto potenti, e forse anche per questo la citta` e` chiamata Jew York. Fuori da un locale un tizio ebreo cicciotto e sudaticcio - probabilmente la pecora nera della famiglia -, mentre fumavo una sigaretta, mi ha chiesto se c'erano molte black people dentro. Alla mia risposta - si`- se ne e` andato, non prima di avermi lanciato un'occhiata di disgusto. Confesso di non aver capito, ma probabilmente voleva solo altre salsicce.
Fuma e` l'uomo magico: una giapponese ( Sakura ) gli ha confessato che non ha mai incontrato nessuno che, in una discussione, riuscisse a coglierne il nocciolo e contemporaneamente a fare una battuta. Fuma ne va molto fiero percio`, al suo ritorno, cercate di ridere quando finisce una frase se no ci rimane male. E mostratevi impressionati.
Con un'altra nippona ho scherzato sulla cocciutezza giapponese, citando come esempio le due bombe. Ero completamente ubriaco, e ho decisamente passato il limite quella volta, ma lei se la rideva...misteri della cultura orientale o misunderstanding?
Personaggio decisamente positivo e` Joseph, amico quasi 40enne di Fuma, di orgini Ugandesi, appassionato dei subsonica (sentirgli canticchiare le sillabe di colpo di pistola e` un'esperienza che andrebbe fatta da tutti) lavoratore nel financial district. A lui va un 10 pieno, anche ma non solo, per un super barbecue sabato scorso dove, gia` alle 7, io e il socio eravamo in completo stato confusionale, mentre la festa cominciava appena ad animarsi.
La guerra, ha detto qualcuno, e` il modo in cui Dio insegna agli americani la geografia, ma evidentemente non ne hanno fatte abbastanza - lo so, sembra incredibile, ma e` cosi` ( 'how long does it take come here frome Europe, 2 days?' ). E siccome non e` bello prendere 3 interrogati da Dio in persona, bisognera` che provvedano.
Il melting pot razziale e` ben evidente qui: bianchi, neri e gialli stanno tutti nella stessa citta`, ognuno nei propri quartieri. Si tollerano, non e` che si amino. Gli ebrei non sono tanto potenti, e forse anche per questo la citta` e` chiamata Jew York. Fuori da un locale un tizio ebreo cicciotto e sudaticcio - probabilmente la pecora nera della famiglia -, mentre fumavo una sigaretta, mi ha chiesto se c'erano molte black people dentro. Alla mia risposta - si`- se ne e` andato, non prima di avermi lanciato un'occhiata di disgusto. Confesso di non aver capito, ma probabilmente voleva solo altre salsicce.
Fuma e` l'uomo magico: una giapponese ( Sakura ) gli ha confessato che non ha mai incontrato nessuno che, in una discussione, riuscisse a coglierne il nocciolo e contemporaneamente a fare una battuta. Fuma ne va molto fiero percio`, al suo ritorno, cercate di ridere quando finisce una frase se no ci rimane male. E mostratevi impressionati.
Con un'altra nippona ho scherzato sulla cocciutezza giapponese, citando come esempio le due bombe. Ero completamente ubriaco, e ho decisamente passato il limite quella volta, ma lei se la rideva...misteri della cultura orientale o misunderstanding?
Personaggio decisamente positivo e` Joseph, amico quasi 40enne di Fuma, di orgini Ugandesi, appassionato dei subsonica (sentirgli canticchiare le sillabe di colpo di pistola e` un'esperienza che andrebbe fatta da tutti) lavoratore nel financial district. A lui va un 10 pieno, anche ma non solo, per un super barbecue sabato scorso dove, gia` alle 7, io e il socio eravamo in completo stato confusionale, mentre la festa cominciava appena ad animarsi.
1 commento:
eheh
NYC può essere vissuta al 100% solo col trattamento FUMA.
tra l'altro ho sempre sospettato che il cervello del FUMA nascondesse un'intelligenza portentosa.
non bastasse la straordinaria capacità di far ridere una giapponese ubriaca, la dodicesima foto della selection ce ne da piena conferma.
a biutiful maind, non c'è che dire. peccato per la fazza, che proprio biutiful nu' me pare
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